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CHI E’ IL CALDAROSTAIO? IL BRACIERE PIENO CASTAGNE! QUANTO E’ GRANDE!? OGGI E DOMANI!

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CHI E' IL CALDAROSTAIO? IL BRACIERE PIENO CASTAGNE! QUANTO E' GRANDE!? OGGI E DOMANI!

CHI E’ IL CALDAROSTAIO?

IL BRACIERE PIENO CASTAGNE!

QUANTO E’ GRANDE!? OGGI E DOMANI!

By@Patrizia Pierbattista

By@Mirella Pierbattista

Autunno! Le foglie cadono! Ci mettiamo abiti più pesanti! Cambio stagione! il solito Tram Tram quotidiano! Le scuole iniziano! Le Elezioni sono finite! E tutto comincia!  Tempo di caldarroste, castagne arrostite sui bracieri, il  primo senso del calore. Il senso della Pace dimenticata, eppure è qui! vicino a noi, basta un passo verso il calore umano. Il grido silenzioso della gente comune, il mondo, l`Europa, i paesi balcanici, asia minore, il medio oriente, gente che vive di solo pane, quanta paura. Il grande paese La  vecchia signora dai capelli bianchi, la Russia, piena di  storia e cultura, di fonte inestimabile di energia di forza di carattere alle temperie del grande freddo e delle varie guerre. La gente che vive di pane grida pace! Il nostro tempo, che dal 11 settembre 2001 vive in un mondo pieno di idiosincrasie.  Esempi positivi vi sono! Leader che hanno raggiunto una pace! A discapito della loro fame di guadagno. La storia, chi proseguirà con la teoria e pratica della guerra ne darà conto come personaggio negativo. La Castagna, frutto della natura! Cresce nei boschi! Dove ogni essere vivente fa la parte. Ma se arriva il fuoco esso scompare.  La catena alimentare si blocca! L`uomo non mangia! Nel mese di settembre si è celebrata la messa di beatificazione di Papa Giovanni Paolo I al secolo Albino Luciani, con l`appellativo di Papa del sorriso ed il Sorriso di Dio.  Il 263esimo papa, della chiesa cattolica, eletto il 26 agosto 1978, insidiato il 3 settembre, dei suoi 33 giorni nello scranno papale, ha iniziato il solco per coltivare la Pace. Nato a Canale d`Agordo il 17 ottobre 1912, morto a 65 anni nello stato del vaticano il 28 settembre 1978.

Egli, il  Papa fu fautore del miracolo di una bambina di 11 anni  Candela Giarda, oggi donna, grazie al parroco della sua chiesa, devoto a Papa Luciani, per la completa guarigione da grave  encefalopatia infiammatoria acuta, stato epilettico refrattario maligno, shock settico.  In America Latina. La Pace, il Mediterraneo piena di navi, da fonte dell`Ansa, nei primi giorni di settembre. Navi russe e della Nato e della Difesa italiana, con aerei italiani che hanno sorvolato lo spazio aereo nel nostro territorio. Sono in piena attività, anche le  navi delle ONG  che sono piena attività per salvare  profughi dall`Africa. Il Mare Nostrum  dove si affacciano paesi in pace fra di loro. E’ in fermento. Fra le news (fonte dell’Ansa): Kiev mette in guardia gli Europei sulla pressione energetica russa. Mykolaiv continua ad essere al centro dell’attacco russo. La Difesa britannica: “Basso morale e indisciplina fra le truppe di Putin”. Nel navigare sui social anche il giornalista Nicola Porro (Mediaset – rete 4 – Quarta Repubblica) ha appreso da un servizio di un collega giornalista che ha pubblicato, che un sottomarino russo è al largo delle coste  siciliane. Cosa strana? Ma siamo in Guerra anche noi? Mi domando la Pace dove sta nei cuori degli uomini? Mi piacerebbe intervistare  Putin! Ove nessuno osa!  In piena libertà in una zona neutra! Magari con la bandiera della Croce Rossa e/o islamica, oppure della Svizzera o del Vaticano! Sarebbe un miracolo magari con il Santo Padre Papa Francesco, come il nostro  Santo Francesco d`Assisi  (protettore della nostra Italia), fece da ambasciatore di pace con i potenti dell`epoca. Togliere le castagne dal fuoco è un lavoro per ambasciatori di pace! Nel frattempo è iniziata la corsa alla presa della luna, ma è un film già visto!? Questo per gli americani, ma i russi dove sono? Non gareggiano alla corsa della presa dello spazio?  Da fonti su internet e dei giornali a Settembre 2022, dove era tutto pronto  per il lancio della Artemis1. La Nasa ha deciso di annullare anche il secondo tentativo di lancio della missione Artemis1, diretta alla Luna a causa di una perdita rilevata durante il caricamento dell’idrogeno liquido e che, dopo tre tentativi, non è stato possibile eliminare. La decisione è stata presa dal direttore di lancio Charlie Blackwell-Thompson, dopo il primo “no go” dei tecnici. Il lancio della Nasa verso la Luna non sarà ritentato nei prossimi giorni, hanno detto i vertici della Nasa, aggiungendo che la nuova data non è ancora stata decisa.

Secondo alcuni media Usa, potrebbe essere a fine settembre o metà ottobre 2022. I Russi stanno a guardare!?  Oppure la guerra innescata contro lo stato libero dell`Ucraina, terra di grandi giacimenti e di tecnologie che al Cremlino erano invidiosi? O era solo per mancanza di materiali tecnico per il prossimo loro viaggi della luna? Gli oligarchi oramai civilizzati, all`occidente che pasteggiavano con fiumi di bevande costose, cibo di lusso, abitazioni super lussuose nel mondo e soprattutto in Italia. Non arricchivano lo stato della Russia, come le loro aziende dello spazio? Si sono persi il Gagarin (astronauta della Russia sovietica), i giovani russi quelli fortunati, non sono più “come una volta”! Ora pensano alla moda!  Ai concerti! Ai viaggi!  Anzi ci saranno più restrizioni per i cittadini di nazionalità russa non potranno circolare in Europa, nella zona Schenghen. Dalla dichiarazione  nel mese di settembre  del Presidente della Comunità Europea La maltese Roberta Metsola  e l`attuale Presidente della Commissione Europea Von Der Leyen  è un esponente dell’unione Cristiano- democratica di Germania.  La nuova  premier – primo ministro del Regno Unito, la terza donna premier  inglese  Liz Truss, dopo la Margaret Thatcher e Theresa May, del partito conservatore. Noi in Italia? Che aspettiamo? Putin ha un’altra donna da mirare, nella terra dell`Europa, cosa farà? Il 9 settembre vi è stato la riunione d`emergenza, senza nulla di fatto!   Colloqui a Bruxelles per la sistemazione del prezzo del gas! Del mercato dell’energia! Per la riduzione  la propria indipendenza dalle forniture di petrolio e gas russo dopo l’attacco di Mosca all’Ucraina.  Queste sono le preoccupazioni per il futuro che hanno fatto salire alle stelle i prezzi dell’energia in Europa.  

Nel mese di settembre anche  la scomparsa della Regina Elisabetta II, a 96 anni, nella data del 8 settembre danno notizia del peggioramento delle condizioni della  salute, dove vengono richiamati i familiari.  Anche il secondogenito di Carlo  i Duchi Herry e la sua consorte la duchessa Megan  dall`America. Tutte le televisioni del mondo erano in  diretta dalla città di Londra e da Balmoral in Scozia.  Dove la regina Elisabetta da alcuni mesi si era trasferita, sua residenza estiva  preferita.  La regina nella sua ultima apparizione alla stampa con la nuova primo Ministra Liz Truss, fotografata nella consegna dell’ufficiali, dove si vedono le mani con dei lividi. Per la giornata di ottobre si riunirà la Presidenza e Commissione per discutere della crisi energetica, questa era stata già annullata infatti niente Price Cap per il gas a settembre. Con rabbia di alcuni membri dell’Unione  Europea fra cui Italia. Nella riunione dei Ministri dell’Energia Ue del venerdì 9 settembre, non se né parlato!  Per paura? O per non intaccare il loro portafoglio economico dei guadagni in borsa? La decisione dovrà essere assunta dai capi di Stato e di governo. Prima a Praga e poi a Bruxelles. Per questo ora la data da segnare sul calendario è stato  il 6 ottobre 2022.Quando secondo i pronostici, si bloccherà finalmente il prezzo del gas russo? E c’è anche la proposta di allargare la misura al metano di ogni provenienza. In compenso oggi dovrebbe arrivare l’ok alle altre misure: taglio dei consumi, tassa sugli extra-profitti ed aiuti alle utilities in difficoltà. Per ora a festeggiare è la Russia di Putin ed alcuni europei che guadagnano con i super profitti e nella borsa.  Aveva minacciato il taglio delle forniture senza lo stop al tetto ed alle sanzioni.Il retroscena spiegano che la misura proposta dal governo Draghi ha incassato il sostegno di Portogallo, Grecia, Polonia, Belgio, Lussemburgo, Bulgaria, Romania. La Francia non è contraria. Ma a dire no ci sono Ungheria, Slovenia, Austria, Paesi Bassi e Repubblica Ceca. Ma soprattutto: la Germania, che aveva aperto al tetto al prezzo del gas, ora sembra tornata sui suoi passi. Il motivo dell’opposizione è che i tempi dell’approvazione potrebbero scatenare un problema di forniture. Ed i venditori alternativi alla Russia potrebbero cambiare fronte. La posizione dell’Italia resta quella di imporre il “Price Cap” a tutti e non solo alla Russia. La proposta di Ursula Von Der Leyen parlava invece di una limitazione al gas russo. Ovvero quello importato via gasdotti. Tra le richieste di Roma c’è anche l’accelerazione sulla riforma del mercato elettrico, con il disaccoppiamento (decoupling) del prezzo del gas da quello dell’elettricità. Per ora il tetto ai maxi-ricavi delle compagnie energetiche che producono elettricità da fonti a basso costo rispetto al gas, proposto ieri da Bruxelles, è considerato come un primo passo verso un decoupling strutturale. Ora che dite chi sarà il “Caldarrostaio” che ha in mano le castagne?

By Patrizia Pierbattista & Mirella Pierbattista

 

 

Cosa è per voi Old style!? Forse è il vecchio stile di una icona a 360° tra design e moda! Oggi parliamo e scopriamo il mondo dal 1959 ad oggi di una icona della strada internazionale come la Mini. La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland:[5] nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante.[6][7] Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace,[5] la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini.
dalla  BMW la Iconica Mini Cooper, elettrica 100%, ma dal disegn inconfondibile che ancora oggi nel 2022 le persone si girano ad ammirarla, senza capire che e` elettrica. la sua storia è quasi una tema da film, con giorni positivi e negativi eppure eccola qua , sempre alla moda, e nel girare l`Italia si vedono tante delle Mini che siano quelle storiche che le ultime. Nessuna descrizione disponibile. L’odierna gamma Mini è prodotta negli stabilimenti di Oxford, in Gran Bretagna ad eccezione delle Mini Countryman e Paceman, assemblate da Magna Steyr in Austria.
La seconda generazione della Mini, la prima realizzata sotto la completa egida di BMW, ha debuttato nel luglio 2001 Alla classica versione Hatch e Hardtop, nel 2005 è stata affiancata la versione cabriolet, denominata Convertible, mentre nel 2006 è partito lo sviluppo delle versioni sportive, denominate John Cooper Works, realizzate in Italia da Bertone. Nel 2007 ha debuttato la terza generazione della Mini. Da questa generazione, Mini torna ad avere una gamma di modelli, dato che, negli anni seguenti ad Hatch/Hardtop e Convertible, si aggiungono la versione familiare Clubman (2008), la Sport Utility Vehicle Countryman (2010), la Coupé (2011) e la Roadster (2012), oltre alle relative versioni John Cooper Works, ora realizzate direttamente dalla divisione sportiva BMW Motorsport. Mini (reso graficamente come MINI) è una casa automobilistica inglese, filiale del gruppo tedesco BMW dal 1994, specializzata in superutilitarie. Il nome Mini nacque inizialmente per un’auto specifica, ovvero una vettura nota come Morris Mini Minor e Austin Seven, lanciata dalla BMC nel 1959. Successivamente il nome si sviluppò come un marchio a sé stante, e si estese ad una gamma completa di veicoli. La prima generazione del 1959 restò in produzione fino al 2000; la nuova generazione per BMW, il cui sviluppo iniziò nel 1995, vide la luce nel 2001.
La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland: nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace, la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. LA STORIA MINI Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini. L’originale Mini è una piccola vettura a due porte costruita dalla British Motor Corporation e da successive case automobilistiche dal 1959 al 2000. MINI LA STORIAÈ considerata un’icona degli anni sessanta, e la sua ottimale economia di spazio ed abitabilità interna (che tra le altre cose, ha permesso l’utilizzo dell’80% del pianale per passeggeri e bagagli) ha influenzato un’intera generazione di costruttori di automobili L’auto è in qualche modo considerata come l’equivalente britannica alla sua contemporanea tedesca, la Volkswagen Maggiolino, che ha avuto una popolarità simile in Nordamerica. Nel 1999 la Mini è stata votata come la seconda auto più influente del XX secolo, dietro solo alla Ford Model T.  La vettura venne progettata per BMC da Sir Alec Issigonis. Prodotta negli stabilimenti di Longbridge e Cowley, la Mini era anche costruita su licenza in vari altri Paesi, tra cui Australia, Spagna (AUTHI Mini), Belgio, Cile, Italia (Innocenti Mini), Portogallo, Sudafrica, Uruguay, Venezuela e Jugoslavia. Nessuna descrizione disponibile. L’originale Mini, conosciuta come Mark I, ha avuto due importanti evoluzioni, la Mark II e la Mark III: all’interno di queste serie sono state realizzate alcune varianti della vettura, tra cui versioni familiari (Mini Countryman e Mini Clubman Estate), pick-up, van e spiaggina (Mini Moke). Le Mini Cooper e Cooper S erano le versioni più sportive, che hanno avuto un discreto successo come auto da rally, trionfando varie volte al Rally di Monte Carlo. Inizialmente commercializzata coi marchi Austin e Morris (Austin Seven e Morris Mini Minor), nel 1969 Mini divenne un marchio a sé stante. Successivamente la Mini sarà nuovamente commercializzata come Austin durante gli anni ottanta.

Quella che proveremo per voi, ma soprattutto sarà anche per noi un piacere della guida, la  MINI Full Electric nella versione Resolute Edition combina uno stile autentico con il piacere di guidare sostenibile. Grazie alla combinazione di caratteristiche di design tradizionali e di tecnologia di guida orientata al futuro, la MINI Cooper SE (consumo combinato: 17,6 – 15,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) nella versione Resolute Edition incarna una straordinaria espressione di stile. L’edizione del modello a propulsione puramente elettrica ispirata alla MINI 3 porte offre un mix particolarmente attraente che unisce un classico flair sportivo con la sostenibilità. L’esclusivo design degli esterni le dona un aspetto autentico ispirato alla storia del brand. In questo modo, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition trasmette chiaramente un messaggio: il divertimento di guida senza emissioni locali è ormai parte integrante del carattere del brand e dei suoi oltre 60 anni di storia. Grazie al motore elettrico da 135 kW/184 CV e all’incredibile maneggevolezza, la MINI Cooper SE porta il caratteristico go-kart feeling del brand nel mondo della mobilità elettrica. La sua autonomia fino a 234 chilometri – determinata secondo il ciclo di prova WLTP – consente un divertimento di guida privo di emissioni locali sia nell’ambiente urbano che oltre i confini della città. Queste sono le qualità che hanno reso la MINI Full Electric la variante di modello più popolare del brand, con cifre di vendita globali quasi raddoppiate nel 2021. Il design esclusivo e le caratteristiche di equipaggiamento della Resolute Edition conferiscono al divertimento di guida sostenibile un fascino ancora maggiore. Con la verniciatura della carrozzeria in Rebel Green – precedentemente riservata ai modelli estremamente sportivi John Cooper Works – e la finitura in Pepper White a contrasto per il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition sfoggia un look sportivo nel tradizionale stile britannico. L’assenza di elementi cromati all’esterno rappresenta un chiaro sguardo al futuro: al contrario, i tradizionali elementi di design sono rifiniti nell’esclusivo Resolute Bronze. Questi includono i contorni dei fari, la griglia del radiatore e le luci posteriori, le scanalature laterali sui pannelli laterali anteriori e le maniglie delle portiere e del bagagliaio. Al contrario, la striscia che circonda il bordo inferiore del parabrezza è rifinita in Piano Black, così come la cornice interna della griglia del radiatore, i loghi del brand e la dicitura del modello. L’aspetto inconfondibile della MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition viene ulteriormente esaltato dalle strisce sul cofano dal design esclusivo. Così come i listelli sotto porta, presentano un motivo composto da linee parallele con una sfumatura di colore che oscilla tra una tonalità chiara e una scura di oro, insieme alla scritta “Resolute”. Il modello presenta cerchi in lega da 17 pollici con design Electric Collection Spoke. In alternativa, i cerchi in lega leggera dello stesso formato sono disponibili nella variante Tentacle Spoke Black. Ma ora basta con l’Anteprima dobbiamo guidare per scoprirne tutti sia difetti che pregi. E quindi vi salutiamo e sperando che avreste voglia di assaggiare i nostri pit-stop e on the road con questa Mini Cooper SE Full Electric. Diamo solo un piccolo spunto. Da Milano  a Viterbo! Che dite c’è l’abbiamo fatta? Scopritelo.  Nessuna descrizione disponibile. Numero posti       4 BAGAGLIOIO 211-731 Alimentazioni      ELETTRICA  Classe   Cv/kW (da)      184/135. Lunghezza  3.850 MM, Larghezza    1.727 MM, Altezza         1.432 MM,  Passo            2.495.



Articolo 1

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