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BORGO BRUFA RESORT SPA UMBRIA E TEST DRIVE POLESTAR 2

ON THE ROAD…SI VA! CON ENERGIA POSITIVA TEST DRIVE POLESTAR 2 170 KWH 78 KWH BORGOBRUFA SPA RESORT GREEN

ON THE ROAD…SI VA!

CON ENERGIA POSITIVA

TEST DRIVE

POLESTAR 2 170 KWH

78 KWH

 BORGOBRUFA SPA RESORT

GREEN

By@Patrizia Pierbattista

By@Mirella Pierbattista

La primavera tarda ad arrivare, ed è una domenica festiva, tra il sole e la nebbia, un po’ freddino, mentre noi siamo  in viaggio verso un antico Borgo nella regione che si trova al centro d’Italia  l’Umbria dobbiamo fermarci per gustare il panorama e quindi vediamo  i suoi numeri, 440 litri di bagagliaio, ma se vogliamo o dobbiamo avere più spazio si raggiungono 1.095 litri con sedili reclinati. 231 cavali /170 kwh.  Per  quanto riguarda la sua coppia sappiamo già che le vetture full electric hanno una coppia  immediata questa auto 330 nm di coppia. Non male! Ci lasciamo cullare dal silenzioso motore elettrico. Per la precisione le sue  misure lunghezza 4.606 mm, larghezza, larghezza 1.800 mm, altezza 1.479  mm, il suo passo è di 2.735mm.  Non troppo grande per il suo stile Usa addetta di molta gente che si fermava ad osservarla. Sembra una berlina americana! Il suo style!  Il  viaggio percorso su strade provinciali e comunali, fuori dagli schemi. Con dolcezza e sportività tra curve e colline adagiate nella natura.  Il suo peso non lo abbiamo sentito, anche se è a vuoto da 1.938 a 2.113kg.   con i suoi 205 km/h come limite non c’è né stato l’opportunità per portarla al quel limite.  Il suo colore è accattivante nelle varie sfumature del cielo, semplice è Jupiter.  Dalla nostra base  nell’alto Lazio alla meta del Borgo Brufa Resort, ci sono 102 km.  Percorso  scelto per l’auto elettrica da Google Automotive all’interno dell’auto,  per risparmiare 15% di energia, tempo e km  in un ora e cinquanta minuti.  Naturalmente con  discese per il ricarica tramite il One pedal. Non vorrei riparlare di cosa è il One pedal! Lo sapete tutti spero! Usare solo un pedale, ossia l’acceleratore. La giornata è abbastanza fredda, infatti uscite alle per 07.00,  vi erano circa 0 gradi la temperatura esterna, per giungere alle ore 09.00 circa presso il Resort Borgo Brufa S P A  attraverso una strada provinciale che era parallela alla E45 molto nota per strada dell’asfalto  molto  dissestato.  Le asperità del nostro viaggio su varie strade ci ha portato a comprendere che la vettura, Polestar 2  Long Range Single Motor Plus Pack ha una capacità di non far sentire molto le problematiche delle strade. 1.500 kg la sua capacità di traino. Come ben sapete i motori elettrici hanno una coppia immediata e quindi anche questa Polestar 2  l ‘ottiene anche se non è così cattiva, 330Nm con la sua trazione anteriore. Il suo aspetto potrebbe ingannare, sembra una berlina, ma guardandola meglio noterete che il suo posteriore è più alto del genere. Quindi è tra una berlina ed un Suv compatto.  Per quanta riguarda il tablet e le sue dimensioni sono grandi e c’è tutto quello che serve, peccato che manca android auto sia con cavo che bluetooth. C’è solo Apple carplay  solo cablato. (50%-50%  positivo/negativo). Diamo uno sguardo attraverso l’applicazione  Google che si trova nella nostra auto nel tablet dell’infotainment. Siamo tre donne in viaggio, per avere tre diverse opinioni su viaggio e dell’auto che stiamo testando. Arrivando nella verde Umbria,  valle del Tevere, da lontano notiamo la città di Assisi. Con il capoluogo di Provincia  Perugia. Così  giungiamo alla cima di una collina di circa 300metri  slm del antico Borgo Brufa. Un  piccolo Borgo dove negli anni settanta alcuni artisti hanno lasciato opere in vari metalli, come arredo urbano. Insomma una piccola città museo all’aria.  Nella piccola strada si arriva al Resort (vedere video e foto) difronte al nostro sguardo  il cancello aperto.  Cosa sono stati per lei, la Polestar 2 100 chilometri di percorrenza quando il suo range è di 450 km di autonomia. La casa madre dichiara 17 kwh/100 km, nella media noi nel nostro viaggio siamo riusciti a fare anche di meno con tre persone ed una piccolo bagaglio.  Quindi anche se dovessimo fermarci per ricaricare, entriamo in auto e alziamo la leva per aprire il davanti per prendere i cavi per attaccare la spina alla corrente delle colonnine quelle non fast, e troviamo al posto del motore un pozzetto di 41 litri di capienza per lo stivaggio di piccoli oggetti e/o valige. Un parcheggio ampio, pieno di auto, siamo in una domenica prima di Pasqua, poi notiamo che vi è la  zona con le colonnine elettriche per noi /voi  che guidano auto 100% elettrica e /o plug in. La ricarica può essere AC o Dc, questa che abbiamo a disposizione nel Resort  è AC. Per quanto riguarda  le ricariche in generale  avviene sotto corrente alternata AC a 11kwh oppure corrente continua Dc a 135 kwh per la batteria piccola quella da 67  kwh invece per la nostra in prova possiamo usare quella a 150 kwh. La giornata è un po’ ventosa, ma la vista è fantastica. Per  chi ama la natura, dove le dolci colline verdi, dove ancora la primavera è appena accennata. Parcheggiato la vettura, prese le valigie, percorso  fino alla hall dove vi sono ad accoglierci i receptionist.  Subito  arriva il manager general Luigi per farci scoprire la struttura. Molto atipica, ossia non in altezza ma in larghezza. E subito ci spiega che per la ricarica elettrica per le vetture, basta dare  il numero della colonnina e dal computer  il via al servizio di erogazione di energia. Ospiti della struttura, subito ci invitano alla sala per una colazione, il nostro tavolo da cui si vede da lontano la città di Perugia, dolcemente adagiata nella collina antistante,  giusto per l’attesa per la stanza, perché la struttura è completa, ed il check-out è fino a mezzogiorno. Cosi alla ora prestabilita, intorno ore 14.00 prendiamo possesso della stanza. Dopo aver pranzato con dei piatti freddi, un insalata Caeser. Un po’ di relax! Per  usufruire delle piscine e della Spa.  Nel girare nella struttura sia esternamente ed interna,  notiamo che vi  sono due piscine,  una  esterna solo e l’altra metà interna e l’altra esterna.  Solo con acqua calda, con idromassaggio nei vari angoli. Osservando Polestar 2 quella della nostra prova notiamo che ha i pneumatici 245/45 montati su cerchi da 19’ nello stile minimal. Con la telecamere riprendiamo il suo lato lineare e liscio ma muscoloso, che potrebbe dare una impressione che ci sia lo zampillo della Volvo nello suo stile. Giusto ha le sue origini in comune come si nota tra i fari a lede una tipica firma del brand svedese “ Martello di Thor” le sue luci anteriori. Poi per non dire degli specchietto esteri sia interni che la mancanza della cornice.   Un bel design lineare ed anche utile, non si sentono molti frusci quando si va. Borgo Brufa spa Resort è una struttura Adult Only, accoglie ospiti a partire dai 18 anni di età  Il team è formato da operatori maschili e femminili.  Appena scese nel settore SPA, ci vengono consegnate tre borse con telo, asciugamani e accappatoio, con infradito per girare nella Spa. La piscina interna con acqua riscaldata a 36 gradi.  Ha  la sua prolunga in esterna con una porta trasparente che con un pulsante di apre e chiude. (Vedere foto) La nostra stanza è molto accogliente  con  a disposizione il frigo bar, pantofole da camera,  bottiglie d’acqua, bollitore e vassoi con bustine di caffè solubile the, tisane e camomilla. La tranquillità è il plus per chi vuole fare una settimana per rigenerare la mente ed il corpo. Ossia con varie passeggiate con il contatto con la natura o perché no anche con l’arte. Il salone per la colazione  che organizza sia il pranzo che cena situato nella sala grande, ottimo con eccellenti team e professionisti della ristorazione. Grazie al Team! (Vedere le foto ) La nostra colazione è stata ricca di prodotti genuini in km 0 della produzione locale, come lo yogurt, i formaggi, prodotti di marche importanti, torte cornetti, e molti tipi di pastarelle, etc. In esterna vi è un edificio dove è il ristorante Quattro Sensi, ed Element Fine Dining. Le nostre cene  sono state con un menù con piatti tipici, ben composti, così come si vedono dalle  foto. La tavola ben disposta, servizio ottimo. La struttura alberghiera de  BorgoBrufa  Spa Resort è sempre al completo, quindi ci ricordano sempre di prenotare molto prima se vogliamo passare dei giorni in piena tranquillità. Nel frattempo la vettura Polestar 2 è al parcheggio dedito alla carica elettrica, di cui il direttore responsabile la guarda con ammirazione e curiosità. Il tramonto  volge  e il Belvedere che dalla collina di ammira tutto lo splendore della Regione Umbria, cuore della nostra bella Italia. Il noto BorgoBrufa è stato il primo esperimento dell’arte su strada, dove opere d’arte sono l’arredo urbano di un paese. Tutto ciò a pochi km dal capoluogo Umbro, da dove ogni strada si può andare da nord a sud ad ovest ad est, per il giro della nostra Italia. Ecco proprio un tour con in primis guardando il nostro grande tablet che si trova al centro della vettura ci fermiamo per un pit-stop per una carica lenta ci guardiamo un fiction internazionale dal grande schermo ed intanto si ricarica l’auto per il prossimo percorso che dovremmo fare. Il cruscotto è digitale e può mostrare al guidatore, ossia a me, la mappa a tutto schermo con i dati di navigazione in sovraimpressione e farci comprendere quanti chilometri abbiamo da fare ed a che autonomia ci arriveremo. La comodità all’interno sembra di stare in un salotto premium con poltrone riscaldabili e rifrescanti, ottime sia per i lunghi viaggi che per una visione ed ascolto di altissima qualità. A nostro giudizio anche se siamo alte c’è molto spazio per le gambe per tutti gli occupanti. Andando a letto durante il nostro soggiorno abbiamo trovato i letti molto comodi e morbidi proprio rilassanti, come la biancheria in raso di cotone 100% Rivolta Carmignani. Poi inoltre nella room la Cassaforte, Smart Hospitality Tv full Hd con servizio  Sky hotel, connessione Wi-fi, macchina per il caffe espresso con cialde, frigobar, letti con reti motorizzate, bagno con doccia grande. La nostra room era di 45 m2. Ottimo per concludere, ma spero che non vi servirà lungo il vostro viaggio, il servizio Volvo. Il design lineare, minimal. Materiale da premium e naturalmente i dettagli e la cura al massimo d’élite. Un buon connubio tra eleganza e sportività nel mondo del Golf e del relax, tra una pallina e green ed una spa dopo una partita tra amici nel verde dell’Umbria.

 

By Patrizia Pierbattista & Mirella Pierbattista

 

 

Cosa è per voi Old style!? Forse è il vecchio stile di una icona a 360° tra design e moda! Oggi parliamo e scopriamo il mondo dal 1959 ad oggi di una icona della strada internazionale come la Mini. La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland:[5] nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante.[6][7] Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace,[5] la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini.
dalla  BMW la Iconica Mini Cooper, elettrica 100%, ma dal disegn inconfondibile che ancora oggi nel 2022 le persone si girano ad ammirarla, senza capire che e` elettrica. la sua storia è quasi una tema da film, con giorni positivi e negativi eppure eccola qua , sempre alla moda, e nel girare l`Italia si vedono tante delle Mini che siano quelle storiche che le ultime. Nessuna descrizione disponibile. L’odierna gamma Mini è prodotta negli stabilimenti di Oxford, in Gran Bretagna ad eccezione delle Mini Countryman e Paceman, assemblate da Magna Steyr in Austria.
La seconda generazione della Mini, la prima realizzata sotto la completa egida di BMW, ha debuttato nel luglio 2001 Alla classica versione Hatch e Hardtop, nel 2005 è stata affiancata la versione cabriolet, denominata Convertible, mentre nel 2006 è partito lo sviluppo delle versioni sportive, denominate John Cooper Works, realizzate in Italia da Bertone. Nel 2007 ha debuttato la terza generazione della Mini. Da questa generazione, Mini torna ad avere una gamma di modelli, dato che, negli anni seguenti ad Hatch/Hardtop e Convertible, si aggiungono la versione familiare Clubman (2008), la Sport Utility Vehicle Countryman (2010), la Coupé (2011) e la Roadster (2012), oltre alle relative versioni John Cooper Works, ora realizzate direttamente dalla divisione sportiva BMW Motorsport. Mini (reso graficamente come MINI) è una casa automobilistica inglese, filiale del gruppo tedesco BMW dal 1994, specializzata in superutilitarie. Il nome Mini nacque inizialmente per un’auto specifica, ovvero una vettura nota come Morris Mini Minor e Austin Seven, lanciata dalla BMC nel 1959. Successivamente il nome si sviluppò come un marchio a sé stante, e si estese ad una gamma completa di veicoli. La prima generazione del 1959 restò in produzione fino al 2000; la nuova generazione per BMW, il cui sviluppo iniziò nel 1995, vide la luce nel 2001.
La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland: nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace, la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. LA STORIA MINI Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini. L’originale Mini è una piccola vettura a due porte costruita dalla British Motor Corporation e da successive case automobilistiche dal 1959 al 2000. MINI LA STORIAÈ considerata un’icona degli anni sessanta, e la sua ottimale economia di spazio ed abitabilità interna (che tra le altre cose, ha permesso l’utilizzo dell’80% del pianale per passeggeri e bagagli) ha influenzato un’intera generazione di costruttori di automobili L’auto è in qualche modo considerata come l’equivalente britannica alla sua contemporanea tedesca, la Volkswagen Maggiolino, che ha avuto una popolarità simile in Nordamerica. Nel 1999 la Mini è stata votata come la seconda auto più influente del XX secolo, dietro solo alla Ford Model T.  La vettura venne progettata per BMC da Sir Alec Issigonis. Prodotta negli stabilimenti di Longbridge e Cowley, la Mini era anche costruita su licenza in vari altri Paesi, tra cui Australia, Spagna (AUTHI Mini), Belgio, Cile, Italia (Innocenti Mini), Portogallo, Sudafrica, Uruguay, Venezuela e Jugoslavia. Nessuna descrizione disponibile. L’originale Mini, conosciuta come Mark I, ha avuto due importanti evoluzioni, la Mark II e la Mark III: all’interno di queste serie sono state realizzate alcune varianti della vettura, tra cui versioni familiari (Mini Countryman e Mini Clubman Estate), pick-up, van e spiaggina (Mini Moke). Le Mini Cooper e Cooper S erano le versioni più sportive, che hanno avuto un discreto successo come auto da rally, trionfando varie volte al Rally di Monte Carlo. Inizialmente commercializzata coi marchi Austin e Morris (Austin Seven e Morris Mini Minor), nel 1969 Mini divenne un marchio a sé stante. Successivamente la Mini sarà nuovamente commercializzata come Austin durante gli anni ottanta.

Quella che proveremo per voi, ma soprattutto sarà anche per noi un piacere della guida, la  MINI Full Electric nella versione Resolute Edition combina uno stile autentico con il piacere di guidare sostenibile. Grazie alla combinazione di caratteristiche di design tradizionali e di tecnologia di guida orientata al futuro, la MINI Cooper SE (consumo combinato: 17,6 – 15,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) nella versione Resolute Edition incarna una straordinaria espressione di stile. L’edizione del modello a propulsione puramente elettrica ispirata alla MINI 3 porte offre un mix particolarmente attraente che unisce un classico flair sportivo con la sostenibilità. L’esclusivo design degli esterni le dona un aspetto autentico ispirato alla storia del brand. In questo modo, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition trasmette chiaramente un messaggio: il divertimento di guida senza emissioni locali è ormai parte integrante del carattere del brand e dei suoi oltre 60 anni di storia. Grazie al motore elettrico da 135 kW/184 CV e all’incredibile maneggevolezza, la MINI Cooper SE porta il caratteristico go-kart feeling del brand nel mondo della mobilità elettrica. La sua autonomia fino a 234 chilometri – determinata secondo il ciclo di prova WLTP – consente un divertimento di guida privo di emissioni locali sia nell’ambiente urbano che oltre i confini della città. Queste sono le qualità che hanno reso la MINI Full Electric la variante di modello più popolare del brand, con cifre di vendita globali quasi raddoppiate nel 2021. Il design esclusivo e le caratteristiche di equipaggiamento della Resolute Edition conferiscono al divertimento di guida sostenibile un fascino ancora maggiore. Con la verniciatura della carrozzeria in Rebel Green – precedentemente riservata ai modelli estremamente sportivi John Cooper Works – e la finitura in Pepper White a contrasto per il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition sfoggia un look sportivo nel tradizionale stile britannico. L’assenza di elementi cromati all’esterno rappresenta un chiaro sguardo al futuro: al contrario, i tradizionali elementi di design sono rifiniti nell’esclusivo Resolute Bronze. Questi includono i contorni dei fari, la griglia del radiatore e le luci posteriori, le scanalature laterali sui pannelli laterali anteriori e le maniglie delle portiere e del bagagliaio. Al contrario, la striscia che circonda il bordo inferiore del parabrezza è rifinita in Piano Black, così come la cornice interna della griglia del radiatore, i loghi del brand e la dicitura del modello. L’aspetto inconfondibile della MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition viene ulteriormente esaltato dalle strisce sul cofano dal design esclusivo. Così come i listelli sotto porta, presentano un motivo composto da linee parallele con una sfumatura di colore che oscilla tra una tonalità chiara e una scura di oro, insieme alla scritta “Resolute”. Il modello presenta cerchi in lega da 17 pollici con design Electric Collection Spoke. In alternativa, i cerchi in lega leggera dello stesso formato sono disponibili nella variante Tentacle Spoke Black. Ma ora basta con l’Anteprima dobbiamo guidare per scoprirne tutti sia difetti che pregi. E quindi vi salutiamo e sperando che avreste voglia di assaggiare i nostri pit-stop e on the road con questa Mini Cooper SE Full Electric. Diamo solo un piccolo spunto. Da Milano  a Viterbo! Che dite c’è l’abbiamo fatta? Scopritelo.  Nessuna descrizione disponibile. Numero posti       4 BAGAGLIOIO 211-731 Alimentazioni      ELETTRICA  Classe   Cv/kW (da)      184/135. Lunghezza  3.850 MM, Larghezza    1.727 MM, Altezza         1.432 MM,  Passo            2.495.



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