Una casa automobilistica più antica della Corea ci porta a scoprire il mondo dei due Dragoni e la sua storia fin dall’inizio con le sue vicissitudini e realtà diverse. Ecco la sua storia.

La storia della Ssangyong oggi KGM, ha  inizio ufficialmente nel 1954 con la creazione della società Ha Dong-hwan: quest’azienda si fonde nel 1964 con la Dongbang (nata l’anno prima) e si concentra nella produzione di veicoli commerciali e di Jeep per l’esercito statunitense.

La produzione di automobili destinate ad uso civile inizia negli anni ’70 e nel 1977 si assiste al primo cambio di ragione sociale dell’azienda coreana: Dong-A Motor.

Oggi  2024 la quarta casa automobilistica coreana. Negli anni sessanta inizia a produrre veicoli fuoristrada per l’esercito statunitense, costruendo anche autobus e mezzi pesanti, mentre nel 1977 viene rilevata dal gruppo Ssangyong ed assume l’attuale denominazione sociale.  

La svolta arriva nella seconda metà degli anni ’80 e più precisamente nel 1986 quando il colosso finanziario Ssangyong acquisisce la Dong-A Motor. Il 1987 è l’anno in cui viene acquistato il brand britannico Panther Westwinds, specializzato in sportive. Mentre  nel 1988 la Casa automobilistica asiatica viene definitivamente chiamata Ssangyong.

Invece nel 1991 viene siglato un importante accordo con Mercedes, che porta alla realizzazione di motori sei cilindri a benzina e cinque cilindri turbodiesel,  alla produzione di una SUV. La  Musso.  Vede  la luce nel 1993. Due anni più tardi tocca al van Istana (che ha molti elementi in comune con il veicolo commerciale MB100 della Stella) mentre nel 1996 tocca alla seconda generazione della Sport Utility Korando (dotata di propulsori e trasmissioni tedesche) e nel 1997 all’ammiraglia Chairman H realizzata sulla stessa piattaforma della Mercedes classe E W124 degli anni ’80.

Ssangyong viene rilevata da Daewoo nel 1997 ma il rapporto si interrompe dopo tre anni in seguito alla crisi economica che colpisce il colosso asiatico.

Il terzo millennio per il marchio coreano si apre con il lancio, nel 2001,  con la  SUV Rexton (dotata di trasmissioni Mercedes): tre anni dopo il brand viene acquistato dai cinesi della SAIC. Nel 2005 viene presentata un’altra Sport Utility, la Kyron, ancora dotata di cambi di origine teutonica ma nel 2008 per colpa della crisi economica il brand asiatico entra in amministrazione controllata. Altra problematiche.

Ssangyong viene comprata nel 2010 – anno in cui debutta la terza serie della Korando (che grazie al design di Giorgetto Giugiaro conquista parecchi clienti) – dagli indiani di Mahindra ed è grazie a loro che avviene il rilancio della società.

Parlando del Logo Ssangyong è uno dei più particolari del mondo automobilistico, anche se molte persone non né conoscono il marchio o il logo, ma in Korea è una delle più rispettate aziende. Il logo è stilizzato da due  grandi ali disposte a specchio che fanno una curva ad anello simbolo di libertà, crescita e movimento. All’insieme semplicità ed eleganza. Tutto è frutto di lavoro dal 1995, che invece prima sui modelli Musso e Korando 2  era diverso comprendendo due ellissi intrecciate. Perché i due draghi? In Europa il suo significato potrebbe essere aggressivo insomma draghi che buttano fuoco invece, in Oriente  è  un essere benevolo, buona sorte, saggezza,  salute. Molto positivo in Oriente.

Milano, giunti alla sede della Koelliker, in via Gallarate 199, si eseguono le pratiche per l’affidamento per il test drive, si incontra con l’addetto press Fleet. Così  avrete il modo di conoscere bene questo marchio storico della Asia- Corea del Sud. La Korando. 2024.  Il nuovo Suv dal motore Diesel puro. Si avete compreso bene! Un Diesel in questo periodo! Perché no!