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GOLF. GARA. British Open 2025: aggiornamenti in diretta dal round finale; Scottie Scheffler alla ricerca della primaBritish Open 2025: aggiornamenti in diretta dal round finale; Scottie Scheffler alla ricerca della prima brocca di claret brocca di claret

È l’ultimo giorno dell’ultimo torneo importante della stagione e il numero 1 al mondo Scottie Scheffler è al posto di comando.

Scheffler ha iniziato domenica il 153° Open Championship con un vantaggio di quattro colpi sul cinese Haotong Li dopo i round di 68-64-67 al Royal Portrush. Sabato Scheffler era in vantaggio di un colpo su Matt Fitzpatrick nel terzo round in Irlanda del Nord e si è guadagnato il vantaggio con un tiro senza bogey, impreziosito da un’eagle alla settima buca, par 5, e da un birdie alla lunga buca 16, par 3, nota come “Calamity Corner”.

Con soli tre bogey in 54 buche, Scheffler ha ridotto al minimo la calamità ed è sul punto di bere il suo primo claret jug. Scheffler, 29 anni, ha vinto il suo primo titolo PGA Championship a Quail Hollow all’inizio di quest’anno e vanta anche due titoli Masters.

AUTOMOTIVE. GARA. ALFA ROMEO TRIONFA ALLE MILLE MIGLIA 2025

Alfa Romeo trionfa alla 43ª edizione della 1000 Miglia con la 6C 1750 Super Sport del 1929 del team Villa Trasqua, guidata dal duo Vesco-Salvinelli. Sul podio altre due vetture del Biscione, che celebrano una tradizione sportiva forgiata in 115 anni di storia: Alfa Romeo 6C 1500 SS condotta dall’equipaggio argentino Erejomovich – Llanos e Alfa Romeo 6C 1750 GS Spider Zagato del duo Tonconogy – Ruffini.
La 1900 Super Sprint del 1956, proveniente dalla collezione di Stellantis Heritage, ha completato la gara sotto la guida del team di Luna Rossa che ha entusiasmato gli appassionati lungo i 1900 km della “corsa più bella del mondo”.
Accanto alle icone del passato, l’intera gamma Alfa Romeo ha preso parte alla manifestazione 2025 in qualità di Support Car: dalla nuova Junior Ibrida Q4 alla grintosa Giulia Quadrifoglio Super Sport, ma non solo, anche Stelvio Intensa e Tonale hanno percorso i 1900km.
La nuova 33 Stradale ha debuttato in dinamica su strada davanti al grande pubblico.

GOLF. SCUOLA : GIAPPONE I giocatori riconoscenti donano alla Japan High School Golf Association

Giocare un torneo di golf in Giappone è sempre un’esperienza memorabile e, in occasione della recente International Series Japan presentata da Moutai, i concorrenti hanno scelto di onorare questa esperienza nel modo migliore possibile, ovvero restituendo qualcosa alla comunità.

Molti concorrenti, tra cui il campione australiano Lucas Herbert, hanno donato l’attrezzatura alla Japan High School and Junior High School Golf Association, uno dei principali sostenitori del golf amatoriale nel Paese.

Durante la settimana sono stati donati all’associazione palline da golf, cappelli e guanti, contribuendo a garantire ai golfisti emergenti del Paese un surplus di prodotti da golf di qualità.

I contributi hanno avuto un ruolo importante nel rendere indimenticabile la settimana trascorsa al Caledonian Golf Club, che ha segnato la prima visita dell’International Series in Giappone.

GOLF. STORIA OPEN ITALIA.nell’albo d’oro otto successi azzurri Di Ugo Grappasonni e Francesco Molinari, le uniche doppiette. Pasquali il primo a trionfare

È una storia centenaria, quella dell’Open d’Italia. La prima edizione si giocò infatti nel 1925 al Golf Club Alpino di Stresa, in Piemonte. In campo tre giocatori, tutti in giacca e cravatta. A imporsi fu Francesco Pasquali, primo azzurro a iscrivere il proprio nome e cognome nell’albo d’oro. Ma sono in totale otto i successi italiani nella competizione. Con Ugo Grappasonni (1950 e 1954) e Francesco Molinari (2006 e 2016), entrambi autori di una doppietta. Da ricordare anche le imprese di Aldo Casera (1948), Baldovino Dassù (1976) e Massimo Mannelli (1980). E adesso gli azzurri, in vista dell’82° Open d’Italia, in programma in Toscana dal 26 al 29 giugno, all’Argentario Golf Club, sognano una vittoria che manca dal 2016 (Francesco Molinari). Il record di affermazioni (quattro) è condiviso invece dal belga Flory Van Donck (1938, 1947, 1953 e 1955) e dal francese Auguste Boyer (1926, 1928, 1930, 1931).