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CAVALLI A ROMA 2020 THE NEW EDITION WITH EMOTIONS CON TUTTA LA PASSIONE

CAVALLI A ROMA 2020

  THE  NEW EDITION

 WITH EMOTIONS CON TUTTA LA PASSIONE

By@Patrizia Pierbattista

By@Mirella Pierbattista

” Il non avvicinarsi al cavallo con ira è un precetto e un abitudine eccellente per chi gli sta d’intorno. “Anonimo.  “Le persone a cavallo hanno un aspetto migliore di quello che sono . Le persone in auto sembrano peggiore di quelle che sono.” Mariya Mannes.  Italia. Roma. Febbraio 2020 Fiera di Roma. L’evento “Cavalli a Roma”, tutto ciò quando nel mondo vi era l’allerta sanitaria. La nostra incursione inizia già dalla discesa dal treno del Gruppo FS tratta Roma Fiumicino, quando sopraggiungiamo presso la “Fermata Fiera di Roma”, sulle scale un po’ pericolose, senza un ascensore, che da anni non vi è! Anzi è coperta da un telo di plastica che chiude il vuoto! Ma è un fantasma? Per chi magari da un treno viene ed ha un piccolo o grande impedimento motorio, volesse visitare la fiera di Roma, non può! Ecco che magari si perdono guadagni da parte di clienti! È uno scandalo!
Al parcheggio sottostante alla ferrovia vi è un pullman che fa da navetta.  Magari una navetta per i disabili con l’accordo Fs  e Fiera di Roma, non sarebbe un Idea malvagia. Entrate nel pullman ci si dirige verso l’Entrata Est della immensa Fiera. Accreditandoci con la consegna del Pass giornalieri per a stampa. Certamente siamo arrivate in ritardo per l’inaugurazione, ma non importa abbiamo avuto quattro giorni per dare più forza delle notizie delle aziende e dei uomini e donne che lavorano nel indotto, cavalli e animali da cortile.

Leggendo la piantina in formato cartaceo, non proprio ecosostenibile, come non ricordare altri parchi come Zoomarine tutto online  del percorso. Notiamo che vi sono nuovi partner come l’Associazione Culturale  Carnevale Romano-Accademia del Teatro Equestri, Verona Fiere, del gruppo veronese, Fitetrec-ante-federazione italiana turismo equestre e Track -Ante.
Il primo giorno essendo di giovedì, pochi visitatori paganti, forse il serio problema di sanità che è in circolo? Corona virus, ma poi dal venerdì alla domenica un bel pienone degli amanti dello sport equestre e della mostra mercato della compravendita dei cavalli di razza e scuole di equitazione.
Tutti i 4 giorni spettacoli equestri con i batteri della Maremma laziale, dei Tolfatano di Cotanello, ed allevamento del lago, dove abbiamo ammirato cavalli da tiro rapido, pesante, americani, iberici, frisoni, Gipsy -Vanner, dove apprezzando le loro peculiarità e caratteristiche. Spettacoli correlati da musiche e canzoni da artisti italiani ed internazionali di oggi, dove i cavalieri e le Amazzoni, ballavano con i loro cavalli.

Davanti a migliaia di gente antistante su tribune di acciaio. I diritti d’autore sono stati espletati? La Siae lo sa? Anche Viterbo vi sono molti professionisti dello sport turismo equestri, e amanti dei cavalli di razza come i Frisoni. Una coppia ha dato spettacolo equestre con la scuola spagnola. Per la regia dei spettacoli equestre del carnevale Romano, era Umberto Scotti (Fregene -Fiumicino -Roma).

Vi ricordate il famoso film drammatico con Robert Redford, ne “L’uomo che sussurrava ai cavalli” (USA-1998), assistiamo a dei professionisti dello specifico Horse Tellers, per un approccio etico nel Horse Frendly Arena.
Dalla Regione Emilia-Romagna gli asini, un racconto particolare per chi ama tutti gli animali. Potendo vedere che l’indotto del mondo equestre è abbastanza ricco di offerte come per la moda, motori, mangimi, strutture per allestimenti zone coperte per aziende agricole, maneggi e anche per eventi con le denso strutture.

Incontrando molti personaggi caratteristici persone note del cinema italiano, (Kim Rossi Stewart) e delle economie e diplomazie internazionali ( H.E . Nunzio Alfred D’Angieri, vedi foto) della politica (on. Federico Mollicone -Fdi-), I fratelli Grimaldi del gruppo Grimaldi Lines (Sponsor) che hanno gareggiato in gare di salto indoor. Vi era anche una piccola fattoria dove molti animali da cortile di molte razze e dagli avicoli, ovini, ed un piccolo Lama, bovini per farli conoscere ai Bambini ed agli adulti che magari che hanno timore di toccare questo animali da cortile. Buona Natura!

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Cosa è per voi Old style!? Forse è il vecchio stile di una icona a 360° tra design e moda! Oggi parliamo e scopriamo il mondo dal 1959 ad oggi di una icona della strada internazionale come la Mini. La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland:[5] nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante.[6][7] Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace,[5] la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini.
dalla  BMW la Iconica Mini Cooper, elettrica 100%, ma dal disegn inconfondibile che ancora oggi nel 2022 le persone si girano ad ammirarla, senza capire che e` elettrica. la sua storia è quasi una tema da film, con giorni positivi e negativi eppure eccola qua , sempre alla moda, e nel girare l`Italia si vedono tante delle Mini che siano quelle storiche che le ultime. Nessuna descrizione disponibile. L’odierna gamma Mini è prodotta negli stabilimenti di Oxford, in Gran Bretagna ad eccezione delle Mini Countryman e Paceman, assemblate da Magna Steyr in Austria.
La seconda generazione della Mini, la prima realizzata sotto la completa egida di BMW, ha debuttato nel luglio 2001 Alla classica versione Hatch e Hardtop, nel 2005 è stata affiancata la versione cabriolet, denominata Convertible, mentre nel 2006 è partito lo sviluppo delle versioni sportive, denominate John Cooper Works, realizzate in Italia da Bertone. Nel 2007 ha debuttato la terza generazione della Mini. Da questa generazione, Mini torna ad avere una gamma di modelli, dato che, negli anni seguenti ad Hatch/Hardtop e Convertible, si aggiungono la versione familiare Clubman (2008), la Sport Utility Vehicle Countryman (2010), la Coupé (2011) e la Roadster (2012), oltre alle relative versioni John Cooper Works, ora realizzate direttamente dalla divisione sportiva BMW Motorsport. Mini (reso graficamente come MINI) è una casa automobilistica inglese, filiale del gruppo tedesco BMW dal 1994, specializzata in superutilitarie. Il nome Mini nacque inizialmente per un’auto specifica, ovvero una vettura nota come Morris Mini Minor e Austin Seven, lanciata dalla BMC nel 1959. Successivamente il nome si sviluppò come un marchio a sé stante, e si estese ad una gamma completa di veicoli. La prima generazione del 1959 restò in produzione fino al 2000; la nuova generazione per BMW, il cui sviluppo iniziò nel 1995, vide la luce nel 2001.
La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland: nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace, la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. LA STORIA MINI Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini. L’originale Mini è una piccola vettura a due porte costruita dalla British Motor Corporation e da successive case automobilistiche dal 1959 al 2000. MINI LA STORIAÈ considerata un’icona degli anni sessanta, e la sua ottimale economia di spazio ed abitabilità interna (che tra le altre cose, ha permesso l’utilizzo dell’80% del pianale per passeggeri e bagagli) ha influenzato un’intera generazione di costruttori di automobili L’auto è in qualche modo considerata come l’equivalente britannica alla sua contemporanea tedesca, la Volkswagen Maggiolino, che ha avuto una popolarità simile in Nordamerica. Nel 1999 la Mini è stata votata come la seconda auto più influente del XX secolo, dietro solo alla Ford Model T.  La vettura venne progettata per BMC da Sir Alec Issigonis. Prodotta negli stabilimenti di Longbridge e Cowley, la Mini era anche costruita su licenza in vari altri Paesi, tra cui Australia, Spagna (AUTHI Mini), Belgio, Cile, Italia (Innocenti Mini), Portogallo, Sudafrica, Uruguay, Venezuela e Jugoslavia. Nessuna descrizione disponibile. L’originale Mini, conosciuta come Mark I, ha avuto due importanti evoluzioni, la Mark II e la Mark III: all’interno di queste serie sono state realizzate alcune varianti della vettura, tra cui versioni familiari (Mini Countryman e Mini Clubman Estate), pick-up, van e spiaggina (Mini Moke). Le Mini Cooper e Cooper S erano le versioni più sportive, che hanno avuto un discreto successo come auto da rally, trionfando varie volte al Rally di Monte Carlo. Inizialmente commercializzata coi marchi Austin e Morris (Austin Seven e Morris Mini Minor), nel 1969 Mini divenne un marchio a sé stante. Successivamente la Mini sarà nuovamente commercializzata come Austin durante gli anni ottanta.

Quella che proveremo per voi, ma soprattutto sarà anche per noi un piacere della guida, la  MINI Full Electric nella versione Resolute Edition combina uno stile autentico con il piacere di guidare sostenibile. Grazie alla combinazione di caratteristiche di design tradizionali e di tecnologia di guida orientata al futuro, la MINI Cooper SE (consumo combinato: 17,6 – 15,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) nella versione Resolute Edition incarna una straordinaria espressione di stile. L’edizione del modello a propulsione puramente elettrica ispirata alla MINI 3 porte offre un mix particolarmente attraente che unisce un classico flair sportivo con la sostenibilità. L’esclusivo design degli esterni le dona un aspetto autentico ispirato alla storia del brand. In questo modo, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition trasmette chiaramente un messaggio: il divertimento di guida senza emissioni locali è ormai parte integrante del carattere del brand e dei suoi oltre 60 anni di storia. Grazie al motore elettrico da 135 kW/184 CV e all’incredibile maneggevolezza, la MINI Cooper SE porta il caratteristico go-kart feeling del brand nel mondo della mobilità elettrica. La sua autonomia fino a 234 chilometri – determinata secondo il ciclo di prova WLTP – consente un divertimento di guida privo di emissioni locali sia nell’ambiente urbano che oltre i confini della città. Queste sono le qualità che hanno reso la MINI Full Electric la variante di modello più popolare del brand, con cifre di vendita globali quasi raddoppiate nel 2021. Il design esclusivo e le caratteristiche di equipaggiamento della Resolute Edition conferiscono al divertimento di guida sostenibile un fascino ancora maggiore. Con la verniciatura della carrozzeria in Rebel Green – precedentemente riservata ai modelli estremamente sportivi John Cooper Works – e la finitura in Pepper White a contrasto per il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition sfoggia un look sportivo nel tradizionale stile britannico. L’assenza di elementi cromati all’esterno rappresenta un chiaro sguardo al futuro: al contrario, i tradizionali elementi di design sono rifiniti nell’esclusivo Resolute Bronze. Questi includono i contorni dei fari, la griglia del radiatore e le luci posteriori, le scanalature laterali sui pannelli laterali anteriori e le maniglie delle portiere e del bagagliaio. Al contrario, la striscia che circonda il bordo inferiore del parabrezza è rifinita in Piano Black, così come la cornice interna della griglia del radiatore, i loghi del brand e la dicitura del modello. L’aspetto inconfondibile della MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition viene ulteriormente esaltato dalle strisce sul cofano dal design esclusivo. Così come i listelli sotto porta, presentano un motivo composto da linee parallele con una sfumatura di colore che oscilla tra una tonalità chiara e una scura di oro, insieme alla scritta “Resolute”. Il modello presenta cerchi in lega da 17 pollici con design Electric Collection Spoke. In alternativa, i cerchi in lega leggera dello stesso formato sono disponibili nella variante Tentacle Spoke Black. Ma ora basta con l’Anteprima dobbiamo guidare per scoprirne tutti sia difetti che pregi. E quindi vi salutiamo e sperando che avreste voglia di assaggiare i nostri pit-stop e on the road con questa Mini Cooper SE Full Electric. Diamo solo un piccolo spunto. Da Milano  a Viterbo! Che dite c’è l’abbiamo fatta? Scopritelo.  Nessuna descrizione disponibile. Numero posti       4 BAGAGLIOIO 211-731 Alimentazioni      ELETTRICA  Classe   Cv/kW (da)      184/135. Lunghezza  3.850 MM, Larghezza    1.727 MM, Altezza         1.432 MM,  Passo            2.495.



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