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L’INTERVISTA CON … ON. FEDERICA ZANELLA UNA DONNA PIENA DI ENTUSIASMO E ROMANTICA

L’INTERVISTA CON … ON. FEDERICA ZANELLA UNA DONNA PIENA DI ENTUSIASMO E ROMANTICA
In una giornata movimentata sia per noi che per il mondo esterno, il giorno dopo l’incendio al Notre Dame de Parigi, siamo entrate presso la sede istituzionali italiana de “Camera dei Deputati”, nell’ufficio della “nostra e vostra “deputata Federica Zanella, (FI). La Sede Istituzionale è Montecitorio dove si svolge il grand lavoro dei eletti onorevoli. Ecco alcuni passaggi di che cosa è questo palazzo: Palazzo Montecitorio è un edificio storico di Roma che si affaccia su piazza del Parlamento da un lato e su piazza di MonteCitorio dall’altro, in cui ha sede la Camera dei deputati della Repubblica Italiana e il Parlamento italiano riunito in seduta comune (insieme deputati e senatori). del palazzo ha inizio nel 1653 quando Innocenzo X commissionò a Gian Lorenzo Bernini la realizzazione di una residenza per la famiglia Ludovisi. Si parla ancora della modesta altura sulla quale fu costruito il palazzo: c’è chi ritiene che in epoca romana vi si svolgessero le assemblee elettorali (da cui mons citatorius) e chi pensa che il nome deriverebbe dal fatto che vi venivano scaricati i materiali di risulta della bonifica del vicino Campo Marzio (mons acceptorius).Il Bernini, straordinario interprete del barocco romano, realizzò un edificio che, sia nella struttura sia nelle decorazioni, si adatta all’assetto urbanistico preesistente. L’unica testimonianza del progetto berniniano è rappresentata dal dipinto attribuito a Mattia de’ Rossi, allievo prediletto di Bernini (Roma, collezione Doria-Pamphili). La facciata del palazzo, costituita da una poligonale di cinque partiture che segue l’andamento curvo della strada prospiciente e gli elementi di pietra appena sbozzata, dai quali fuoriescono foglie e rametti spezzati, simulano un edificio costruito nella viva roccia. La giornata alla Camera dei deputati in pieno di impegni per “il Def”, abbiamo avuto una chiacchierata piacevole, con una bellissima persona, romantica che la sua carriera è al suo centro della vita, con alcune passioni come viaggi, sport come il correre, per il Golf, ancora ferma al campo pratica, non ha ferri, non attrezzata ma i suoi outofit è completa e lei ci spiega che praticare il golf ci vuole tempo e lei è sempre al lavoro. Sempre elegante nei suoi outfit. Infatti è stata chiamata la deputata dal tacco 12 cm sempre in Tailer. Come si evince dalle riprese la nostra ospite è piena di verve. Con la competenza che si evince nelle sue parole, infatti è firmataria di una legge che sarà presentata al senato contro la violenza su vittime (donne-ragazze-bambine/bambini) che su Internet ci sono foto selfie e/o video con azioni sulla tendenza hard delle donne denominata dal decreto d.dl. recante modifiche al codice penale, al codice di procedura penale ed altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. Alla Camera dei deputati del Sexting Revenge Porn, decreto legge 612 Ter. L’odiosa e tristemente pratica di diffusa dell’ex partner diffondendo spesso via internet materiale pornografico che lo ritrae. il reato di revenge porn, cioè la pratica di diffondere immagini e video privati senza il consenso della persona interessata. Come è stato protagonista il tema nella puntata di “NON È L’ARENA” di Massimo Giletti. sui casi di morte sospette di donne e giovani persone che si suicidino dopo le rivelazioni su Internet di loro foto in atteggiamenti sexy, immesse da ex o compagni di scuola e di lavoro per vendetta dopo un loro rifiuto. Era il giorno giovedì 27 marzo del 2019 alla Camera dei Deputati ha respinto con 232 voti contrari e 218 favorevoli un emendamento al cosiddetto ddl “Codice rosso” che conteneva il nuovo reato e proposto dalle opposizioni, da Forza Italia al Partito Democratico a Liberi e Uguali, ma è stato bocciato dai voti contrari di Lega e Movimento 5 Stelle (non è passato per soli 14 voti). Il revenge porn è riconosciuto come reato in vari paesi come la Germania, Israele e Regno Unito, ed in trentaquattro Stati degli USA. Ora è anche il nostro Paese sta per riconoscerlo come reato a se’ stante, ma esistono diversi progetti di legge concorrenti che, al momento, non sembrano coordinarsi tra loro: mentre l’emendamento presentato dalle opposizioni veniva bocciato alla Camera, sempre giovedì 27 al Senato veniva presentato un ddl del Movimento 5 Stelle (prima firma l’avvocatessa Elvira Evangelista, specialista in bullismo e sexting) con pene specifiche (il carcere fino a 3 anni di reclusione, con pena aggravata a 4 anni nel caso di ex partner e fino a 10 anni se la vittima, a causa della condotta offensiva, dovesse perdere la vita). La discussione riprenderà martedì 2 aprile, e a quanto dice Di Maio l’emendamento sul revenge porn potrebbe essere approvato coi voti del M5S. “Le vittime non possono aspettare – spiega on. Federica Zanella FI – facciamo diventare subito legge due fattispecie di reato, il sexting e revenge porn. Per concludere questo incontro molto interessante da molti punti di vista possiamo pensare che nel mondo della Politica italiana non ci sono solo donne con un bel faccino, ma soprattutto persone di qualità che sanno fare il loro mestiere alla Camera dei Deputati. Quindi guardando bene l’onorevole ed ascoltando le sue parole che si evince che siano verso una struttura per le donne e le vittimi di soprusi, una icona per loro e per tutte noi. Ma sempre con un accenno di femminilità e romanticismo, che nelle sue parole si comprendono che è alla ricerca del grande amore come una persona normale, ma che usa il suo tempo per il lavoro di onorevole e poche volte per i suoi hobby che sono dai viaggi nel mondo al Running di squadra con di Montecitorio correndo anche negli States con 5 miglia ed addirittura con la grande maratona di New York. In ultimo spicchio della nostra conversazione passiamo per un gioco diverso attraverso associazione con persone ed i dolci e salati. Un sana risata e un momento di svago dopo alcune battute politiche ci vuole per smorzare i toni e far conoscere meglio il personaggio ed il suo modo di fare sia personale che professionale.
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Cosa è per voi Old style!? Forse è il vecchio stile di una icona a 360° tra design e moda! Oggi parliamo e scopriamo il mondo dal 1959 ad oggi di una icona della strada internazionale come la Mini. La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland:[5] nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante.[6][7] Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace,[5] la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini.
dalla  BMW la Iconica Mini Cooper, elettrica 100%, ma dal disegn inconfondibile che ancora oggi nel 2022 le persone si girano ad ammirarla, senza capire che e` elettrica. la sua storia è quasi una tema da film, con giorni positivi e negativi eppure eccola qua , sempre alla moda, e nel girare l`Italia si vedono tante delle Mini che siano quelle storiche che le ultime. Nessuna descrizione disponibile. L’odierna gamma Mini è prodotta negli stabilimenti di Oxford, in Gran Bretagna ad eccezione delle Mini Countryman e Paceman, assemblate da Magna Steyr in Austria.
La seconda generazione della Mini, la prima realizzata sotto la completa egida di BMW, ha debuttato nel luglio 2001 Alla classica versione Hatch e Hardtop, nel 2005 è stata affiancata la versione cabriolet, denominata Convertible, mentre nel 2006 è partito lo sviluppo delle versioni sportive, denominate John Cooper Works, realizzate in Italia da Bertone. Nel 2007 ha debuttato la terza generazione della Mini. Da questa generazione, Mini torna ad avere una gamma di modelli, dato che, negli anni seguenti ad Hatch/Hardtop e Convertible, si aggiungono la versione familiare Clubman (2008), la Sport Utility Vehicle Countryman (2010), la Coupé (2011) e la Roadster (2012), oltre alle relative versioni John Cooper Works, ora realizzate direttamente dalla divisione sportiva BMW Motorsport. Mini (reso graficamente come MINI) è una casa automobilistica inglese, filiale del gruppo tedesco BMW dal 1994, specializzata in superutilitarie. Il nome Mini nacque inizialmente per un’auto specifica, ovvero una vettura nota come Morris Mini Minor e Austin Seven, lanciata dalla BMC nel 1959. Successivamente il nome si sviluppò come un marchio a sé stante, e si estese ad una gamma completa di veicoli. La prima generazione del 1959 restò in produzione fino al 2000; la nuova generazione per BMW, il cui sviluppo iniziò nel 1995, vide la luce nel 2001.
La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland: nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace, la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. LA STORIA MINI Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini. L’originale Mini è una piccola vettura a due porte costruita dalla British Motor Corporation e da successive case automobilistiche dal 1959 al 2000. MINI LA STORIAÈ considerata un’icona degli anni sessanta, e la sua ottimale economia di spazio ed abitabilità interna (che tra le altre cose, ha permesso l’utilizzo dell’80% del pianale per passeggeri e bagagli) ha influenzato un’intera generazione di costruttori di automobili L’auto è in qualche modo considerata come l’equivalente britannica alla sua contemporanea tedesca, la Volkswagen Maggiolino, che ha avuto una popolarità simile in Nordamerica. Nel 1999 la Mini è stata votata come la seconda auto più influente del XX secolo, dietro solo alla Ford Model T.  La vettura venne progettata per BMC da Sir Alec Issigonis. Prodotta negli stabilimenti di Longbridge e Cowley, la Mini era anche costruita su licenza in vari altri Paesi, tra cui Australia, Spagna (AUTHI Mini), Belgio, Cile, Italia (Innocenti Mini), Portogallo, Sudafrica, Uruguay, Venezuela e Jugoslavia. Nessuna descrizione disponibile. L’originale Mini, conosciuta come Mark I, ha avuto due importanti evoluzioni, la Mark II e la Mark III: all’interno di queste serie sono state realizzate alcune varianti della vettura, tra cui versioni familiari (Mini Countryman e Mini Clubman Estate), pick-up, van e spiaggina (Mini Moke). Le Mini Cooper e Cooper S erano le versioni più sportive, che hanno avuto un discreto successo come auto da rally, trionfando varie volte al Rally di Monte Carlo. Inizialmente commercializzata coi marchi Austin e Morris (Austin Seven e Morris Mini Minor), nel 1969 Mini divenne un marchio a sé stante. Successivamente la Mini sarà nuovamente commercializzata come Austin durante gli anni ottanta.

Quella che proveremo per voi, ma soprattutto sarà anche per noi un piacere della guida, la  MINI Full Electric nella versione Resolute Edition combina uno stile autentico con il piacere di guidare sostenibile. Grazie alla combinazione di caratteristiche di design tradizionali e di tecnologia di guida orientata al futuro, la MINI Cooper SE (consumo combinato: 17,6 – 15,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) nella versione Resolute Edition incarna una straordinaria espressione di stile. L’edizione del modello a propulsione puramente elettrica ispirata alla MINI 3 porte offre un mix particolarmente attraente che unisce un classico flair sportivo con la sostenibilità. L’esclusivo design degli esterni le dona un aspetto autentico ispirato alla storia del brand. In questo modo, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition trasmette chiaramente un messaggio: il divertimento di guida senza emissioni locali è ormai parte integrante del carattere del brand e dei suoi oltre 60 anni di storia. Grazie al motore elettrico da 135 kW/184 CV e all’incredibile maneggevolezza, la MINI Cooper SE porta il caratteristico go-kart feeling del brand nel mondo della mobilità elettrica. La sua autonomia fino a 234 chilometri – determinata secondo il ciclo di prova WLTP – consente un divertimento di guida privo di emissioni locali sia nell’ambiente urbano che oltre i confini della città. Queste sono le qualità che hanno reso la MINI Full Electric la variante di modello più popolare del brand, con cifre di vendita globali quasi raddoppiate nel 2021. Il design esclusivo e le caratteristiche di equipaggiamento della Resolute Edition conferiscono al divertimento di guida sostenibile un fascino ancora maggiore. Con la verniciatura della carrozzeria in Rebel Green – precedentemente riservata ai modelli estremamente sportivi John Cooper Works – e la finitura in Pepper White a contrasto per il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition sfoggia un look sportivo nel tradizionale stile britannico. L’assenza di elementi cromati all’esterno rappresenta un chiaro sguardo al futuro: al contrario, i tradizionali elementi di design sono rifiniti nell’esclusivo Resolute Bronze. Questi includono i contorni dei fari, la griglia del radiatore e le luci posteriori, le scanalature laterali sui pannelli laterali anteriori e le maniglie delle portiere e del bagagliaio. Al contrario, la striscia che circonda il bordo inferiore del parabrezza è rifinita in Piano Black, così come la cornice interna della griglia del radiatore, i loghi del brand e la dicitura del modello. L’aspetto inconfondibile della MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition viene ulteriormente esaltato dalle strisce sul cofano dal design esclusivo. Così come i listelli sotto porta, presentano un motivo composto da linee parallele con una sfumatura di colore che oscilla tra una tonalità chiara e una scura di oro, insieme alla scritta “Resolute”. Il modello presenta cerchi in lega da 17 pollici con design Electric Collection Spoke. In alternativa, i cerchi in lega leggera dello stesso formato sono disponibili nella variante Tentacle Spoke Black. Ma ora basta con l’Anteprima dobbiamo guidare per scoprirne tutti sia difetti che pregi. E quindi vi salutiamo e sperando che avreste voglia di assaggiare i nostri pit-stop e on the road con questa Mini Cooper SE Full Electric. Diamo solo un piccolo spunto. Da Milano  a Viterbo! Che dite c’è l’abbiamo fatta? Scopritelo.  Nessuna descrizione disponibile. Numero posti       4 BAGAGLIOIO 211-731 Alimentazioni      ELETTRICA  Classe   Cv/kW (da)      184/135. Lunghezza  3.850 MM, Larghezza    1.727 MM, Altezza         1.432 MM,  Passo            2.495.



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