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STORIA. AUTO. DAL PASSATO AL FUTURO: LEGGIAMO NELLA STORIA DI SUZUKI LA VISIONE DELLA MOBILITÀ DI DOMANI

 

 NEWS DAL MONDO… TRA STORIA E FUTURO AUTO  ORIENTE 

By@PatriziaPierbattista

By@MirellaPierbattista  @Elisa NArdocci

 By@LAREDAZIONE

 avvnardoccielisa@gmail.com .

 

Settant’anni fa nasceva Suzulight, una rivoluzione di efficienza su quattro ruote
Era l’autunno del 1955 quando il fondatore Michio Suzuki consegnò personalmente la prima Suzulight a un medico condotto di Hamamatsu, segnando l’ingresso ufficiale della casa giapponese nel mondo delle quattro ruote. Suzuki, nata nel 1909 come società produttrice di telai tessili, dovette diversificare la propria attività nei primi anni ’50 a seguito del declino dell’industria del cotone. Dopo il debutto della Power Free nel 1952, la prima bicicletta motorizzata del marchio, nel 1955 venne presentata la Suzulight, un’auto rivoluzionaria per l’epoca.

Il contesto giapponese e la nascita delle Kei Car
Compatta e ingegnosa, fu progettata per rispondere alle esigenze del mercato giapponese degli anni Cinquanta: un Paese caratterizzato da strade rurali strette e da una regolamentazione lungimirante, quella delle Kei Car (dall’abbreviazione di Keijidōsha, ovvero “automobile leggera”), introdotta dal Ministero dei Trasporti giapponese nel luglio 1949 attraverso un emendamento alle “Regole sui Veicoli”. Questa normativa fu una soluzione previdente, nata dalla necessità di fornire un mezzo di trasporto economico ed efficiente nel Giappone del dopoguerra.

I requisiti iniziali stabiliti nel 1949 erano estremamente rigorosi e definivano veicoli “letteralmente microscopici”:

  • Lunghezza massima: 2,8 metri.
  • Larghezza massima: 1 metro.
  • Altezza massima: 2 metri.
  • Cilindrata massima del motore:100 cc per motori a due tempi e 150 cc per motori a quattro tempi.

La Suzulight, lanciata nel 1955, rientrò nella successiva classificazione da 360 cc introdotta nell’era tra il 1948 e il 1975.

Un successo che dura nel tempo
Ancora oggi, le Kei Car godono di significativi sgravi fiscali e sconti assicurativi in Giappone, che ne hanno consolidato il successo (costituendo oltre un terzo delle vendite di auto) e l’idoneità per le città e le strade strette del Paese.
Nel 2022 sono state immatricolate in Giappone 1,22 milioni di Kei Car che equivalgono al 36% del totale di auto immatricolate nello stesso anno (3,44 milioni).
Il programma di sviluppo Suzuki e l’innovazione tecnica
Il programma di sviluppo di automobili di Suzuki iniziò nel 1937, per poi subire uno stop allo scoppio della Seconda Guerra Mondiale e riprendere nei primi anni ’50 sfruttando lo spirito “Yaramaika” (traducibile come “Let’s do it”).
Dotata di un motore bicilindrico due tempi da 360 cc e 15 CV, la Suzulight fu la prima auto giapponese con motore e trazione anteriore, sospensioni indipendenti a molle elicoidali e sterzo a cremagliera, anticipando soluzioni tecniche che sarebbero diventate comuni solo molti anni più tardi. La vettura soddisfò facilmente la normativa giapponese “Keijidosha” o Kei light car. La Suzulight rappresentò la risposta perfetta a quel contesto: un’auto cittadina compatta, efficiente e accessibile, che massimizzava lo spazio interno riducendo al minimo l’ingombro esterno.
La visione che guida il futuro
La stessa filosofia di leggerezza, robustezza, efficienza e accessibilità alla base del progetto Suzulight ha accompagnato il Marchio Suzuki fino a oggi, rendendolo riconosciuto a livello mondiale.
Oggi, a distanza di settant’anni, la storia sembra ripetersi. Anche l’Europa guarda con crescente interesse a soluzioni di mobilità più compatte, agili e sostenibili, vicine per filosofia al concetto giapponese delle kei car. È infatti di questi giorni la notizia che entro la fine dell’anno potrebbe essere presentata una bozza per la cosiddetta “e-car”, una nuova categoria di vetture elettriche pensata per l’uso urbano, capace di offrire tanto spazio interno in un ingombro esterno ridotto.
Un segnale chiaro: il futuro della mobilità individuale e urbana si ispira, ancora una volta, alle idee più intelligenti del passato.
In quest’ottica, al Japan Mobility Show che aprirà le porte a Tokyo, verrà presentato il concept della kei car compatta elettrica Suzuki Vision e-Sky. Questo prototipo incarna la visione futura del Marchio, riproponendo in chiave 100% elettrica e ultra-compatta i principi di efficienza e praticità che hanno definito la Suzulight e per 70 anni a seguire e nel futuro l’intero segmento delle kei car.

Suzuki conferma il proprio impegno a creare veicoli che coniugano tradizione, innovazione e attenzione per l’ambiente, onorando la visione del proprio fondatore Michio Suzuki, convinto della necessità di perseguire il progresso tecnologico ponendo i bisogni del Cliente ed il miglioramento della sua vita al centro di ogni progetto.
Attualmente l’azienda produce 3,265 milioni di veicoli all’anno, con l’obiettivo di raggiungere i quattro milioni entro il 2030.

 
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