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DAL MONDO NEWS AUTOMOTIVE STUDIO SULLE DONNE MANAGER
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Prendendo lo spunto dal Sandy Myhre Award, assegnato recentemente dalla giuria del WWCOTY (Women Worldwide Car Of The Year) a Volvo Cars per l’impegno del marchio e dell’azienda a favore delle donne, l’incontro stampa tenutosi al Volvo Studio ha tracciato il profilo di Volvo Cars quale azienda all’avanguardia per quanto riguarda il tema del Women Empowerment come elemento di sviluppo aziendale sostenibile. Il talk ha visto la partecipazione di Lotta Jakobsson, Senior Technical Specialist Volvo Safety Centre, Katharina Sachs, Senior Exterior Designer Volvo Cars, Chiara Angeli, Head of Commercial Operations Volvo Car Italia e Sandy Myhre, Presidentessa Onoraria Giuria WWCOTY. La sessione è stata moderata da Maddalena Fossati, Direttrice de La Cucina Italiana e CondeNast Traveller e preceduta da un saluto di Michele Crisci, Presidente Volvo Car Italia. Alla conclusione della sessione, Sandy Myhre ha fisicamente consegnato il premio che porta il suo nome a Lotta Jakobsson, in rappresentanza di Volvo Cars. Attraverso le storie individuali delle persone intervenute, è stato descritto l’approccio di Volvo Cars alla diversità e all’inclusività, mostrando come questo sia immutato nel tempo e non sia confinato all’interno della Svezia. È stato dunque sottolineato come Volvo agisca in modo sostenibile non solo in termini di tutela dell’Ambiente ma anche prendendosi cura delle Persone rispettandone le peculiarità. Volvo costruisce auto adatte a tutti, quindi anche alle donne, perché ne considera le esigenze specifiche. Benché Volvo costituisca già un esempio particolarmente virtuoso in tema di Women Empowerment nell’ambito del settore Automotive, con donne in posizioni di rilievo in tutta l’azienda (ingegneria, tecnologia, design, marketing e PR e risorse umane), l’azienda si è data obiettivi ulteriori ancora più significativi. I numeri del 2024 erano:
donne nell’Executive Management Team: 50% (4 membri su 8);
donne in posizioni di Senior Leadership: 31% (su un totale di 350 senior leaders);
donne sul numero totale dei dipendenti: 27% (su 44.413 dipendenti);
Gli obiettivi sono:
34% di donne in posizioni di Senior Leadership per il 2030;
parità retributiva per il 2027.
Alla base di questa situazione virtuosa sono i valori ai quali il brand Volvo è storicamente fedele e la sua politica in tema di DEI (Diversity, Equity, Inclusion) che è riassunta nel seguente statement: “In Volvo Cars, ci impegniamo a promuovere una cultura di diversità, equità e inclusione (DEI), riconoscendo che una varietà di prospettive guida l’innovazione e l’eccellenza. Una forza lavoro diversificata e una cultura inclusiva sono fondamentali per le nostre prestazioni aziendali e il successo continuo. I nostri clienti sono intrinsecamente diversi. La DEI gioca un ruolo fondamentale nel plasmare il modo in cui progettiamo e costruiamo le nostre auto, indipendentemente da etnia, sesso, età, altezza, forma o peso, o qualsiasi altro fattore. Questi non sono solo ideali: li portiamo avanti ogni giorno, creando un futuro più sicuro e inclusivo per tutti, sulla strada e oltre.”
Gli esempi di Women Empowerment di Volvo Cars
Lotta Jakobsson, Senior Technical Specialist Volvo Safety Centre.
In oltre 35 anni di carriera nella ricerca e sviluppo dedicata alla Sicurezza in Volvo Cars, Lotta Jakobsson ha dato un contributo fondamentale alla definizione dei principali dispositivi di sicurezza che rendono Volvo il punto di riferimento dell’intera industria automobilistica sul fronte della sicurezza stradale. Fra tali sistemi vanno citati gli airbag laterali e il sistema a protezione dal colpo di frusta (WHIPS – Whiplash Protection System), entrambi “prime” mondiali all’epoca della loro introduzione. Un focus particolare dell’attività di Lotta Jakobsson è stato nel tempo quello relativo alla protezione di occupanti “speciali” come i bambini e le donne incinte. La ricerca svolta su questi fronti specifici ha portato alla definizione di tutti i sistemi di protezione attualmente in uso sulle moderne Volvo e pensati appositamente per i bambini. A Lotta Jakobsson si deve inoltre la realizzazione di un innovativo tipo di manichino da crash test, che riproduce le fattezze di una donna in gravidanza. Più in generale, Lotta Jakobsson è specialista degli effetti degli incidenti sul corpo delle persone coinvolte, dentro e fuori l’auto e ha dedicato grande attenzione anche a tutti quei sistemi definiti e implementati da Volvo chiamati a preservare l’incolumità degli utilizzatori più deboli della strada, come pedoni e ciclisti.
Lotta Jakobsson ha dichiarato:
“Quando ho iniziato i miei studi in ingegneria, ero indecisa tra Ingegneria e Medicina. Dopo tre anni di Ingegneria ho seguito un corso di Anatomia per Ingegneri e tutto è diventato chiaro. Da allora la mia specializzazione è la Biomeccanica, la meccanica umana. Che ho applicato nell’ambito della sicurezza in caso di incidente, ovvero come proteggere le persone in caso di incidente stradale. Da 35 anni contribuisco costantemente alla sua evoluzione, contribuendo ulteriormente alla protezione di donne, uomini e bambini. Tutto ciò che facciamo per la sicurezza in Volvo si basa su dati reali, ovvero su quanto accade a donne, uomini e bambini di diverse taglie ed età e in diverse situazioni. Dal 1970 raccogliamo dati dalle auto Volvo coinvolte in incidenti. Questo ci ha guidato costantemente nel progresso e rende del tutto naturale coinvolgere tutti nel nostro modo di lavorare. Questo è ulteriormente descritto nell’iniziativa E.V.A., quindi condiviso con tutti. L’impegno di Volvo non è in funzione dei punteggi delle prove di crash-test. Come amiamo dire noi, Volvo va oltre le stelle, perché quei test non sono che una piccola parte del quadro globale. Quello che abbiamo sempre fatto per essere leader nella sicurezza è guardare alla vita reale, studiando gli incidenti che si verificano sulla strada. E dalla vita reale continueremo a trarre gli spunti necessari per migliorare ulteriormente.” È stato importante per me lavorare in un’azienda che ha come linea guida della propria azione l’approccio human-centric, centrato sulla Persona. Sia dal punto di vista dell’ambiente di lavoro sia per i nostri valori fondamentali di sicurezza e tutela ambientale, si tratta di un elemento cruciale.”
Katharina Sachs, Senior Exterior Designer Volvo Cars.
Dopo avere iniziato il proprio percorso nel design nel 2010 nella scuola AgenForm CEMI di Savigliano nel seguendo il corso Tecnico Modellismo Industriale – grazie al quale ha acquisito le competenze fondamentali nella modellazione in argilla (clay) applicata al design automobilistico – Katharina Sachs è stata assunta in Volvo Cars nel settembre 2017 e a 28 anni le è stata affidata la responsabilità del design esterno di Volvo EX30, una delle auto più importanti dell’era elettrica di Volvo. Prima di essere lead exterior designer del progetto EX30, ha seguito il progetto EC40 come exterior designer e curato il facelift EX/XC40 come lead exterior designer.
Katharina Sachs ha dichiarato: “Volvo si fonda sulla progettazione per le persone ed è quindi fondamentale adottare un approccio inclusivo al design, che si manifesta in diversi modi. Innanzitutto, all’interno dei team: c’è uno sforzo consapevole per riunire diverse prospettive, non solo di genere, ma anche di cultura e modi di pensare. Questa diversità arricchisce il processo di creazione e porta a risultati centrati sulla persona. Per quanto riguarda il prodotto, non si tratta solo di estetica, ma di creare forme che siano accessibili, intuitive e attente alle esigenze dei diversi utenti. Ad esempio, il design esterno di Volvo evita stili eccessivamente aggressivi. Puntiamo invece a una sorta di tranquilla sicurezza, una presenza calma e composta che risuoni con un pubblico più ampio. All’interno dell’auto progettiamo con la massima inclusività in mente e offrendo soluzioni flessibili in modo che le persone possano adattare l’auto alle proprie esigenze. Il nostro obiettivo è creare uno spazio che non solo supporti la funzionalità ma promuova anche il benessere: un ambiente dove le persone possano ricaricarsi e sentirsi a casa. Non credo che la mia carriera avrebbe seguito lo stesso percorso in un contesto diverso. In Volvo ho sperimentato una cultura che valorizza davvero la fiducia, la collaborazione e l’intelligenza emotiva. Questo mi ha permesso di crescere rapidamente, di assumermi responsabilità fin da subito e di sentirmi supportata sia come designer sia come persona. Se dovessi nominare l’aspetto più importante della filosofia aziendale di Volvo, sarebbe “fiducia nelle persone”. Sembra semplice, ma è potente. Quando ti fidi delle persone – della loro creatività, del loro giudizio, del loro potenziale – ti danno il meglio di sé. Questo tipo di ambiente è raro ed è ciò che ha reso il mio percorso in Volvo così significativo.”
Chiara Angeli, Head of Commercial Operations Volvo Car Italia.
Dopo aver conseguito una Laurea in Ingegneria Elettronica con specializzazione in Economia Aziendale, Chiara Angeli è entrata a far parte della filiale nazionale di Volvo in Italia nel 1996 e ha sviluppato il proprio percorso aziendale attraverso livelli di responsabilità crescenti. Da Sales Planning & Logistic Manager (compresa una responsabilità per il Sud Europa) il passaggio a Business Controller Manager. Nel 2009 ha quindi assunto la posizione di Direttore Vendite per diventare poi Direttore Vendite e Marketing Italia nel 2015. Chiara Angeli è stata premiata come miglior Direttore Vendite Italia 2011 e 2012 (DealerStat). Nella sua posizione attuale, Chiara Angeli ha la piena responsabilità delle attività che Volvo Car Italia svolge nel Volvo Studio Milano, diventato punto di riferimento a Milano per la diffusione di Cultura grazie a eventi legati ad Arte e Musica basati su una reale condivisione dei valori del marchio Volvo.
Chiara Angeli ha dichiarato: “Il contesto Italiano è certamente diverso da quello svedese, eppure, con la forza valoriale di Volvo a sostenermi e a spingermi, mi è stato possibile affrontare un percorso di sviluppo professionale con responsabilità sempre crescenti. Non è facile farsi strada e consolidarsi quando si è la sola donna in una riunione, ma non è impossibile se si ha la fortuna di lavorare in un contesto comunque avanzato come quello di Volvo, che valorizza le persone. È un ambiente di lavoro speciale, nel quale il rispetto reciproco è la regola numero uno, indipendentemente dalla gerarchia. Per questo la mattina, quando vado in ufficio, mi sembra in effetti di andare a casa. Ed è lo stesso sentimento che provo al Volvo Studio Milano, luogo nel quale oltre a parlare di prodotto si fa cultura all’insegna dell’inclusività e dell’equità. Il pubblico di tutte le età che segue fedele le nostre iniziative testimonia che il messaggio che esce è comprensibile da chiunque.”
L’Automotive è tradizionalmente un settore maschile e, specialmente in alcuni Paesi, le donne devono ancora affrontare e superare ostacoli posti da preconcetti circa le loro capacità in ruoli di leadership, da strutture di lavoro rigide o dalla mancanza di esempi con conseguente difficoltà per le più giovani a immaginarsi carriere a lungo termine. Per questo, di fronte a resistenze ancora evidenti, specialmente in alcuni Paesi, esempi come quelli che Volvo Cars offre costituiscono un’opportunità di dibattito e di progresso su un tema cruciale della socità moderna, rilevante per ogni Persona.
WWCOTY e il premio Sandy Myhre
Il premio speciale Sandy Myhre assegnato a Volvo è stato attribuito dalla giuria WWCOTY, l’unica giuria interamente femminile nel settore automobilistico. È composta da 82 giornaliste provenienti da 55 Paesi e cinque continenti, che scrivono per pubblicazioni che attraggono un pubblico complessivo di oltre 500 milioni di persone in tutto il mondo.
La motivazione che spiega la scelta di Volvo afferma: “Volvo Cars ha dimostrato da tempo il suo impegno nei confronti delle donne. Ha un’ampia rappresentanza femminile nella forza lavoro, mentre per la sicurezza utilizza dummies di donne incinte dal 1995. Nel 2023 ha collaborato con ‘Girls Who Code’, un’organizzazione che si impegna per colmare il divario di genere nella tecnologia.”
Nel corso del talk, commentando il premio assegnato a Volvo, Sandy Myhre da dichiarato: “Quando abbiamo iniziato le votazioni per eleggere il brand più vicino alle donne, è stato subito chiaro che Volvo non avrebbe avuto concorrenti. E il risultato finale ha rispecchiato la quasi totalità delle opinioni. È una questione di prodotti ma anche di attitudine aziendale, che è a favore dell’inclusività e del rispetto di tutti gli individui, dando quindi alle donne concrete opportunità. Da giornalista dell’auto che lavora in un settore prettamente maschile, dove per tanto tempo sono stata l’unica donna presente, questo aspetto è di fondamentale importanza.”
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