Abafil srl, parte della Holding Abati Group, lancia Kartana®, la nuova fibra ricavata dalla
pianta di abacà, appartenente alla famiglia del banano, 100% naturale, sostenibile,
circolare che contribuisce alla rigenerazione ambientale.
L’abacà viene coltivata prevalentemente nelle regioni tropicali, è da sempre considerata
una risorsa rinnovabile per eccellenza: cresce rapidamente senza bisogno di fertilizzanti
o pesticidi, si nutre esclusivamente della pioggia e contribuisce a mantenere fertile il
suolo. L’abacà, attraverso un processo produttivo sostenibile e a basso impatto
ambientale, viene trasformata prima in carta, poi in filo e infine in tessuto.
Kartana® è un filato altamente resistente, anche ai raggi UV e agli odori, leggero,
flessibile e naturalmente batteriostatico. Caratteristiche che lo rendono ideale nella
realizzazione di tessuti durevoli, traspiranti e compostabili. La sua biodegradabilità
consente un ciclo di vita completo e rigenerativo: al termine dell’uso, il materiale può
essere reintrodotto nella terra o nell’acqua, dove si dissolve senza lasciare traccia.
Ogni fase della lavorazione dei filati Kartana® è pensata per minimizzare scarti e
consumi, con particolare attenzione alla filiera corta, alla tracciabilità della materia
prima e al rispetto delle comunità agricole locali che coltivano l’abacà secondo metodi
tradizionali. Il risultato è un materiale che si adatta al corpo, all’ambiente e alle esigenze
del design contemporaneo, ideale per la realizzazione di abbigliamento, accessori e
packaging.
Kartana® nasce per rispondere alla crescente domanda di materiali responsabili. Infatti,
le prime reazioni del mercato sono state estremamente positive, con un forte interesse da
parte di operatori italiani ed esteri che condividono i valori della filiera sostenibile.
“Kartana® rappresenta la sintesi del nostro impegno verso un’industria tessile più
consapevole. Quando non serve più scompare, esattamente come come una foglia che
cade e si dissolve nel suolo. Questo suo ciclo di vita circolare lo rende molto più di un
filato è l’espressione concreta di come vogliamo innovare, nel rispetto delle persone e
dell’ambiente”, afferma Andrea Abati, CEO del Gruppo.
A testimonianza di un impegno concreto verso la transizione ecologica, Abati Group ha
recentemente installato un impianto fotovoltaico da 500 kW presso lo stabilimento
produttivo di Medolago. Con una produzione stimata superiore a 650.000 kWh/anno, il
sistema sarà in grado di coprire fino al 90% del fabbisogno energetico aziendale,
riducendo drasticamente la dipendenza da fonti energetiche tradizionali.
L’intervento permetterà di evitare ogni anno l’emissione di circa 260 tonnellate di CO₂,
pari a oltre 12.000 alberi piantati o 1,9 milioni di chilometri non percorsi in auto.
“Questa scelta riflette la nostra visione di un’impresa moderna, responsabile e attenta al
futuro del pianeta. L’efficienza energetica e il rispetto dell’ambiente sono oggi elementi
imprescindibili del nostro modo di produrre”, conclude Andrea Abati.
L’impianto, realizzato secondo i più elevati standard tecnologici, contribuirà anche a una
significativa riduzione dei costi energetici, rendendo l’intera struttura produttiva più
resiliente e competitiva, e in linea con gli obiettivi europei di decarbonizzazione e sviluppo
sostenibile.
https://kartana.it/