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L’ECONOMIA DELLE CONDIVISIONI… FUTURO ED OGGI ON THE ROAD… SHARE NOW CITROEN C3 UN GIORNO DA… CAR SHARING

L’ECONOMIA DELLE CONDIVISIONI…

FUTURO ED OGGI

ON THE ROAD…

SHARE NOW

CITROEN C3

UN GIORNO DA…

CAR SHARING

By@Patrizia Pierbattista

By@Mirella Pierbattista

Cosa è l’economia? Dal Greco Oikos “Casa” inteso anche come “beni di famiglia” e nomos “ “norma” o “legge”. È l’impiego razionale del Denaro e di qualsiasi altro mezzo, diretto a ottenere il massimo vantaggio col minimo sacrificio; quindi, cauta ed oculata  ed anche parsimoniosa amministrazione, risparmio. È la scienza della gestione delle risorse scarse. Essa prende in esame le forme assunte dal comportamento umano nella gestioni di tali tipo di organizzazioni. Tra le news che si apprendono  tra le agenzie  la Signora Lagarde dichiara che “ Per calo dell’inflazione più tempo del previsto”. Si prevede che a medio termine resti sotto target 2%. “ Vediamo ancora che l’inflazione si modererà il prossimo anno, ma ci vorrà più tempo di quanto inizialmente previsto e  continuiamo a  prevedere che a medio termine rimanga al di sotto del nostro nuovo obiettivo simmetrico del 2%. Lo afferma la presidente della Bce Christine Lagard, parlando in audizione alla commissione per gli affari economici del Parlamento Europeo. Le carenza di materie prime, attrezzature e manodopera pesa sulla produzione manifatturiera, indebolendo le prospettive a breve termine. Sebbene la durata dei vincoli all’offerta sia incerta, è probabile che persistano per diversi mesi e si attenuino gradualmente solo nel corso del 2022. “…La sfida non è ancora finita, le decisioni che vengono prese dai decisori politici continueranno a determinare la forza della ripresa”  ha aggiunto. Perché parlare di Economia? Semplice! Siamo tutti nel giro di una economia mondiale. Insomma facciamo tutti economia, sviluppiamo interagiamo usiamo il denaro e il sistema. Come? Senza essere complicati vediamo dalla strada cosa succede! Da e per andare in qualsiasi luogo, anche per lo svago, per lavoro noi ci muoviamo. Alcuni con mezzi propri, altri con mezzi di trasporto pubblici, come autobus o metro. Ma altri e sono forse in crescita quelli che usano una sistema di condivisione mondiale. Il Car Sharing. Ecco il nostro viaggio inizia a comprendere questo sistema. Con mezzi, automobili di case madri come Stellantis ( vedi Citroen, Fiat) o altra casa come Daimler ( Bmw, smart, mercedez- benz, ect).  Quindi saltiamo su questo passaggio verso il futuro! Anche se durante questa stesura dell’articolo si apprende che vi sono nuove regole per i viaggi, con mezzi pubblici come Taxi solo due passeggeri, inoltre anche nel settore dei treni e delle grandi stazioni dove si richiederà sempre prima di entrare sia sui treni che nelle stazioni il certificato verde, insomma Green Pass, anche in questi luoghi si dovrà esibire un simile passaporto. Sarà  normale? E la libertà di circolare? Dove andremo? Ma  ora andiamo a scoprire questo mezzo  di trasporto condiviso, Share Now  Car Sharing. Prima operazione, acquisire l’app! Iscriversi! Scegliere la città! poi arrivare nella zona e cercare la vostra vettura che desiderate e poi aprire l’app sul proprio smartphone. Cercare il mezzo nella zona in cui siete  presenti.  Trovata la vettura, nell’ App di vede quanto carburante o i kilowatt (la parte elettrica è  solo nella città di Milano), ci si avvicina alla vettura, essendo iscritti al servizio. Nell’applicazione si possono usare oltre al codice (Pin) od anche l’impronta digitale se si ha i lettore delle impronte digitali, per aprire l’auto è sbloccare. Così  da partire subito. Insomma un servizio ottimo, la nostra prova è stata su di  una vettura del Gruppo Stellantis, una Citroen C3 automatica. In primis abbiamo trovato la vettura molto strana ossia il cambio non era intuitivo per la mancanza dei indicatori sul pomo della leva del cambio. Tutto nella zona Eur, la vettura a primo impatto sembrava pulita esternamente ma  certamente abbiamo appurato che vi era una bottiglia di plastica d’acqua semi piena e carta sporca. Insomma sembrava che non vedevo da molto una mano di qualcuno per  le  pulizie. E la sanificazione  quando viene fatta? E come?  Infatti  è stato un po’ difficoltoso trovare  le varie fasi del cambio.  Fatto  mezz’ora di percorso. Parcheggiata! Nel  centro della città!  Proseguendo  la nostra passeggiata a piedi. Per eseguire ed usufruire di questo servizio di car sharing basta avere una carta di credito o carta a debito o ricaricabile sia fisicamente e anche con servizio web banking  on line delle vostre banche. Come abbiamo appurato molte città di piccole dimensione non hanno ancora questo servizio di car sharing o bike sharing o monopattino.  Questo  è  un piccolo handycap per i i cittadini e per i turisti che volessero usufruire  questo servizio. Infatti ci chiediamo  come mai non vi è questo servizio nelle piccole realtà, dove pero vi sono industrie importanti di varie specie (turismo, alberghiero, termale, manufatturiero, ect) che sono eccellenze nel mondo del made in Italy? Il breve test drive dell`azienda  Share Now, la flotta in Italia, consiste dalla Bmw serie 2 cabrio, Bmw X1, Fiat 500x, Bmw serie1, Bmw serie2  Active tourer, Citroen c3, Smart ForFour, Smart Fortwo Cabrio, Smart Fortwo. La concorrenza  è  molto vasta, perché nelle grandi metropoli vi sono molte scelte a seconda delle vostre esigenze.  Scelte  dei vostri gusti di modelli d’auto e/o servizi più o meno specifici. Sperando che i numeri crescono, magari le aziende diano uno sguardo ai numeri che crescono nelle citta limitrofe delle metropoli. Guardando  anche verso le piccole realtà della nostra Italia.  Per concludere questo articolo e ritornando sul tema dell’economia mondiale e globale tutto fa economia anche acquistare un biglietto di un treno, un app, un servizio insomma il circolo della moneta sia elettronica che fisica. A proposito di questo ultimo periodo sia in Europa che nel nostro territorio italiano, lo stato, anzi il governo sia quello Conte 2, avevano ideato un sistema per il controllo del denaro con il Cashback. Voi direste ma non era stato tolto? E no! Sbagliamo! Esiste ancora! Anzi ricorderemo l’ultima volta che useremo il vile denaro o banconota o sentiremo il suono delle monetine!  Memorizzate ora! Che bello toccare il denaro! C’era una volta l’economia reale! Ma ora siamo in Pandemia e nel nuovo secolo XXI e tutto deve essere elettronico, elettrico e naturalmente  Green Economy. Buona economia a tutti che sia ottimistica!  

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Cosa è per voi Old style!? Forse è il vecchio stile di una icona a 360° tra design e moda! Oggi parliamo e scopriamo il mondo dal 1959 ad oggi di una icona della strada internazionale come la Mini. La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland:[5] nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante.[6][7] Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace,[5] la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini.
dalla  BMW la Iconica Mini Cooper, elettrica 100%, ma dal disegn inconfondibile che ancora oggi nel 2022 le persone si girano ad ammirarla, senza capire che e` elettrica. la sua storia è quasi una tema da film, con giorni positivi e negativi eppure eccola qua , sempre alla moda, e nel girare l`Italia si vedono tante delle Mini che siano quelle storiche che le ultime. Nessuna descrizione disponibile. L’odierna gamma Mini è prodotta negli stabilimenti di Oxford, in Gran Bretagna ad eccezione delle Mini Countryman e Paceman, assemblate da Magna Steyr in Austria.
La seconda generazione della Mini, la prima realizzata sotto la completa egida di BMW, ha debuttato nel luglio 2001 Alla classica versione Hatch e Hardtop, nel 2005 è stata affiancata la versione cabriolet, denominata Convertible, mentre nel 2006 è partito lo sviluppo delle versioni sportive, denominate John Cooper Works, realizzate in Italia da Bertone. Nel 2007 ha debuttato la terza generazione della Mini. Da questa generazione, Mini torna ad avere una gamma di modelli, dato che, negli anni seguenti ad Hatch/Hardtop e Convertible, si aggiungono la versione familiare Clubman (2008), la Sport Utility Vehicle Countryman (2010), la Coupé (2011) e la Roadster (2012), oltre alle relative versioni John Cooper Works, ora realizzate direttamente dalla divisione sportiva BMW Motorsport. Mini (reso graficamente come MINI) è una casa automobilistica inglese, filiale del gruppo tedesco BMW dal 1994, specializzata in superutilitarie. Il nome Mini nacque inizialmente per un’auto specifica, ovvero una vettura nota come Morris Mini Minor e Austin Seven, lanciata dalla BMC nel 1959. Successivamente il nome si sviluppò come un marchio a sé stante, e si estese ad una gamma completa di veicoli. La prima generazione del 1959 restò in produzione fino al 2000; la nuova generazione per BMW, il cui sviluppo iniziò nel 1995, vide la luce nel 2001.
La Mini era originariamente una vettura della BMC, che nel 1966 entrò a far parte della British Motor Holdings. La fusione tra BMH e Leyland Motors portò alla nascita nel 1968 della British Leyland: nel 1969 Mini diventa così un marchio a sé stante Nel corso degli anni ottanta la British Leyland cambia nome prima in gruppo Austin Rover e poi in gruppo Rover, ma una forte crisi porta nel 1988 alla vendita del gruppo (e quindi anche della Mini) alla British Aerospace, la quale a sua volta lo cede nel 1994 a BMW. LA STORIA MINI Nel 2000 il gruppo Rover viene smantellato, e BMW mantiene la sola proprietà del marchio Mini. L’originale Mini è una piccola vettura a due porte costruita dalla British Motor Corporation e da successive case automobilistiche dal 1959 al 2000. MINI LA STORIAÈ considerata un’icona degli anni sessanta, e la sua ottimale economia di spazio ed abitabilità interna (che tra le altre cose, ha permesso l’utilizzo dell’80% del pianale per passeggeri e bagagli) ha influenzato un’intera generazione di costruttori di automobili L’auto è in qualche modo considerata come l’equivalente britannica alla sua contemporanea tedesca, la Volkswagen Maggiolino, che ha avuto una popolarità simile in Nordamerica. Nel 1999 la Mini è stata votata come la seconda auto più influente del XX secolo, dietro solo alla Ford Model T.  La vettura venne progettata per BMC da Sir Alec Issigonis. Prodotta negli stabilimenti di Longbridge e Cowley, la Mini era anche costruita su licenza in vari altri Paesi, tra cui Australia, Spagna (AUTHI Mini), Belgio, Cile, Italia (Innocenti Mini), Portogallo, Sudafrica, Uruguay, Venezuela e Jugoslavia. Nessuna descrizione disponibile. L’originale Mini, conosciuta come Mark I, ha avuto due importanti evoluzioni, la Mark II e la Mark III: all’interno di queste serie sono state realizzate alcune varianti della vettura, tra cui versioni familiari (Mini Countryman e Mini Clubman Estate), pick-up, van e spiaggina (Mini Moke). Le Mini Cooper e Cooper S erano le versioni più sportive, che hanno avuto un discreto successo come auto da rally, trionfando varie volte al Rally di Monte Carlo. Inizialmente commercializzata coi marchi Austin e Morris (Austin Seven e Morris Mini Minor), nel 1969 Mini divenne un marchio a sé stante. Successivamente la Mini sarà nuovamente commercializzata come Austin durante gli anni ottanta.

Quella che proveremo per voi, ma soprattutto sarà anche per noi un piacere della guida, la  MINI Full Electric nella versione Resolute Edition combina uno stile autentico con il piacere di guidare sostenibile. Grazie alla combinazione di caratteristiche di design tradizionali e di tecnologia di guida orientata al futuro, la MINI Cooper SE (consumo combinato: 17,6 – 15,2 kWh/100 km secondo WLTP; emissioni di CO2 combinate: 0 g/km) nella versione Resolute Edition incarna una straordinaria espressione di stile. L’edizione del modello a propulsione puramente elettrica ispirata alla MINI 3 porte offre un mix particolarmente attraente che unisce un classico flair sportivo con la sostenibilità. L’esclusivo design degli esterni le dona un aspetto autentico ispirato alla storia del brand. In questo modo, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition trasmette chiaramente un messaggio: il divertimento di guida senza emissioni locali è ormai parte integrante del carattere del brand e dei suoi oltre 60 anni di storia. Grazie al motore elettrico da 135 kW/184 CV e all’incredibile maneggevolezza, la MINI Cooper SE porta il caratteristico go-kart feeling del brand nel mondo della mobilità elettrica. La sua autonomia fino a 234 chilometri – determinata secondo il ciclo di prova WLTP – consente un divertimento di guida privo di emissioni locali sia nell’ambiente urbano che oltre i confini della città. Queste sono le qualità che hanno reso la MINI Full Electric la variante di modello più popolare del brand, con cifre di vendita globali quasi raddoppiate nel 2021. Il design esclusivo e le caratteristiche di equipaggiamento della Resolute Edition conferiscono al divertimento di guida sostenibile un fascino ancora maggiore. Con la verniciatura della carrozzeria in Rebel Green – precedentemente riservata ai modelli estremamente sportivi John Cooper Works – e la finitura in Pepper White a contrasto per il tetto e le calotte degli specchietti retrovisori esterni, la MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition sfoggia un look sportivo nel tradizionale stile britannico. L’assenza di elementi cromati all’esterno rappresenta un chiaro sguardo al futuro: al contrario, i tradizionali elementi di design sono rifiniti nell’esclusivo Resolute Bronze. Questi includono i contorni dei fari, la griglia del radiatore e le luci posteriori, le scanalature laterali sui pannelli laterali anteriori e le maniglie delle portiere e del bagagliaio. Al contrario, la striscia che circonda il bordo inferiore del parabrezza è rifinita in Piano Black, così come la cornice interna della griglia del radiatore, i loghi del brand e la dicitura del modello. L’aspetto inconfondibile della MINI Cooper SE nella versione Resolute Edition viene ulteriormente esaltato dalle strisce sul cofano dal design esclusivo. Così come i listelli sotto porta, presentano un motivo composto da linee parallele con una sfumatura di colore che oscilla tra una tonalità chiara e una scura di oro, insieme alla scritta “Resolute”. Il modello presenta cerchi in lega da 17 pollici con design Electric Collection Spoke. In alternativa, i cerchi in lega leggera dello stesso formato sono disponibili nella variante Tentacle Spoke Black. Ma ora basta con l’Anteprima dobbiamo guidare per scoprirne tutti sia difetti che pregi. E quindi vi salutiamo e sperando che avreste voglia di assaggiare i nostri pit-stop e on the road con questa Mini Cooper SE Full Electric. Diamo solo un piccolo spunto. Da Milano  a Viterbo! Che dite c’è l’abbiamo fatta? Scopritelo.  Nessuna descrizione disponibile. Numero posti       4 BAGAGLIOIO 211-731 Alimentazioni      ELETTRICA  Classe   Cv/kW (da)      184/135. Lunghezza  3.850 MM, Larghezza    1.727 MM, Altezza         1.432 MM,  Passo            2.495.



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