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ZOCCOLO DURA MODA

LO ZOCCOLO DURO …

CON STILE

ECONOMIA E FASHION

La grande recessione fu una crisi economica mondiale verificatasi tra il 2007 e il 2013 scoppiata negli Stati Uniti d’America nel 2006 in seguito alla crisi dei subprime e del mercato immobiliare. Fu innescata dallo scoppio di una bolla immobiliare, che produsse a catena una grave crisi finanziaria nell’economia americana. La recessione ha poi gradualmente assunto un carattere globale, spinta da meccanismi finanziari di contagio, e perdurante (tranne alcune eccezioni come India e Cina) con la spirale recessiva che si è ulteriormente aggravata, in diversi Paesi europei (Europa mediterranea ed altri), con la crisi del debito degli Stati sovrani europei.

Scritta in cinese la parola crisi è composta di due caratteri. Uno rappresenta il pericolo e l’altro rappresenta l’opportunità.

John Fitzgerald Kennedy;Le crisi e le avversità, spesso diventano occasione di crescita interiore. Isabel Allende; Non ci può essere una crisi la settimana prossima. La mia agenda è già piena! Henry Kissinger.

Come sempre ci incanta, l’artigianato è sempre un settore che può dirsi lo scheletro della nostra economia, come coloro che con le mani creano un brand, che rilancia la nostra cultura della scarpa. Abbiamo incontrato Lo Zoccolaio, dove ha un profilo si Instagram,  Luxury Brand Handmade CLOGS Livorno, Tuscany Italy, un toscano di Livorno che ha girato il mondo alla scoperta dell’arte del legno, del costruire lo Zoccolo, un accessorio del Outfit per ogni persona, dalle donne per ora ma come dalla intervista concessa dallo Zoccolaio nel futuro anche uomini e giovani. In Italia vi sono 3637 miliardari, dato dalla fonte da un giornale quotidiano nazionale. Anche Forbes stila il nuovo elenco con i dati del 2021 dei 51 miliardari. Una crescita che si registra anche in Italia, dove i miliardari italiani sono 51, con un patrimonio combinato di circa 204,5 miliardi di dollari. Giovanni Ferrero, con un patrimonio di 35,1 miliardi di dollari, è l’italiano più ricco (e settima persona più ricca in Europa). In seconda posizione con un patrimonio netto di 25,8 miliardi di dollari Leonardo Del Vecchio, fondatore di Luxottica, che nel 2018 si è fusa con la francese Essilor, creando il più grande produttore al mondo di occhiali. In terza posizione Stefano Pessina (9,7 miliardi), a capo del colosso della farmaceutica Walgreens Boots Alliance. Pessina, che ha residenza a Monte Carlo, a luglio ha deciso di lasciare la sua carica di Ceo per assumere il ruolo di presidente. La donna più ricca d’Italia è Massimiliana Landini che, con un patrimonio di 9,1 miliardi di dollari, insieme ai suoi tre figli ha ereditato il gigante della farmaceutica Menarini da suo marito, Alberto Aleotti, i figli eredità, nel 2014. In quinta posizione Giorgio Armani, con un patrimonio netto stimato di 7,7 miliardi di dollari. Nella top ten figura anche Giuseppe De’ Longhi, con un patrimonio di 5,2 miliardi di dollari. Negli ultimi mesi l’azienda si è resa protagonista con alcune acquisizioni estere che hanno rafforzato la sua leadership nel mondo del caffè. Fa il suo ritorno nella lista dei miliardari in Italia (l’ultima sua apparizione risale al 2016) Alberto Bombassei, presidente di Brembo, l’azienda leader del settore nello sviluppo e nella produzione di impianti frenanti per veicoli. Di recente a Forbes.it Cristina Bombassei ha spiegato la rivoluzione green dell’azienda per i prossimi anni. Fa il suo debutto per la prima volta, con un patrimonio di 2 miliardi, anche John Elkann, presidente e amministratore delegato di Exor, la holding della famiglia italiana Agnelli, che possiede tra le altre cose partecipazioni in Ferrari e nella casa automobilistica italiana Fiat. Al 30° posto c’è Sergio Stevanato, (1,9 miliardi di dollari), presidente del gruppo Stevanato, azienda di packaging medicale con sede a Piombino Dese. Fondata dal padre Giovanni nel 1949, l’azienda è ora guidata dai figli Franco e Marco, rispettivamente amministratore delegato e vicepresidente. Oggi, è il secondo più grande produttore al mondo di fiale di vetro. A giugno, Stevanato ha vinto un contratto per la fornitura di 100 milioni di flaconcini di vetro per un massimo di 2 miliardi di dosi di vaccini Covid-19.Con un patrimonio di 1,7 miliardi di dollari ciascuno, entrano in classifica quest’anno anche Giuliana e Marina Caprotti, rispettivamente moglie e figlia di Bernardo Caprotti, l’imprenditore italiano che ha fondato Esselunga, scomparso nel 2016, da cui hanno ereditato gran parte della loro ricchezza. Fanno il suo debutto, con un patrimonio di 1,4 miliardi di dollari ciascuno, Antonio e Emma Marcegaglia, proprietari della Marcegaglia, azienda attiva nel settore siderurgico. In lista per la prima volta Nerio Alessandri, fondatore di Technogym, con un patrimonio di 1,3 miliardi di dollari. Nel 2018 Forbes Italia aveva raccontato la sua storia dedicandogli la copertina. Altra new entry Simona Giorgetta, nipote di Giorgio Squinzi che guidato la Mapei dal 1984 fino alla sua morte nell’ottobre del 2019. Giorgetta ora è la principale azionista dell’azienda operativa nel settore della produzione di materiali chimici per l’edilizia, e condivide la proprietà con i cugini Marco e Veronica, i due figli di Giorgio, presenti anch’essi nella lista (con un patrimonio ciascuno di un miliardo di dollari), che ricoprono il ruolo di co-ceo di Mapei. Inoltre, possiede anche il Sassuolo, che Giorgio ha acquisito nel 2003.Infine, al 49esimo posto, con un patrimonio di 1,1 miliardi di dollari, Enrico Preziosi, fondatore dell’azienda di giocattoli che porta il suo nome e da lui fondata nel 1978. Preziosi è anche proprietario e presidente del Genoa. Ecco la classifica dei 51 miliardari italiani più ricchi.

1. Giovanni Ferrero, patrimonio: $ 35,1 miliardi, 2. Leonardo Del Vecchio & family patrimonio: $ 25,1 miliardi, 3. Stefano Pessina patrimonio: $ 9,1 miliardi, 4. Massimiliana Landini & family patrimonio: $ 9,1 miliardi, 5. Giorgio Armani patrimonio: $ 7,7 miliardi, 6. Silvio Berlusconi & family patrimonio: $ 7,6 miliardi. Dalla finanza, dalla economia mondiale ai piedi! Non è uno scherzo! Sono proprio gli zoccoli che vogliamo introdurre questo tema  importante che l’economia sia che parta che arrivi dai piedi. Gli zoccoli risalgono, addirittura, alla preistoria, in quanto il legno era un materiale facilmente reperibile. La tradizione vuole, infatti che questo tipo di calzatura venga fabbricata intagliando un unico pezzo di legno di pioppo: resistente, ma facile da lavorare. Dal latino soccus, tipo di calzatura aperta usata dagli antichi romani. Calzatura semplice e di facile realizzazione, sono diffusi in tutto il mondo, usati dalla preistoria ad oggi e da ogni ceto sociale Gli zoccoli sono tradizionalmente fabbricati con un unico pezzo di legno di pioppo, resistente ed elastico, ottimo per essere intagliato. Per secoli hanno costituito l’unico tipo di calzatura per contadini, montanari e per tutte le fasce di popolazione per cui le scarpe di cuoio erano troppo costose. Fanno parte di alcuni costumi tradizionali, come ad esempio nei Paesi Bassi e in Giappone. Come non ricordare Mastro Geppetto il papà di Pinocchio, By Collodi.  Un nuovo personaggio!  Sembra uscito da una favola! Nel nostro  oggi dove i cannoni risuonano nei cieli della Ucraina, aerei che volano sopra le popolazioni e poi con la fuga dei civili, e tanto, nel mentre scriviamo questo articolo. Vi sono echi di guerra non troppo vicino al  nostro confine, Europeo!  Lo Zoccolaio. Chi è? Un  italiano cinquantenne che si è rinnovato, uscendo da una situazione lavorativa abbastanza stressante. Toscano. Un  livornese. Di  nome Paolo. Appena cinque anni fa’ usciva da un  mondo lavorativo diverso, per iniziare la scuola-apprendistato presso un calzolaio-Zoccolaio per un anno. Poi  andò a Londra! Cercando di farsi conoscere come “Lo Zoccolaio”. Come  artigiano delle scarpe di legno. All’interno della stazione di Liverpool Street o Londra Liverpool Street. Una  delle stazioni ferroviarie di testa del centro di Londra. Collegata  all’omonima stazione della metropolitana. La stazione è situata nella zona nord orientale della Città di Londra. Ha tre uscite principali: una su Liverpool Street, la strada da cui la stazione prende il nome. Una  su Bishopsgate ed una su Broadgate ad ovest della stazione.  La stazione della metropolitana è servita dalle linee Central, Circle, Hammersmith & City e Metropolitan, ed è nella Travelcard Zone 1. Come ci racconta è stata una scelta di vita, dove oggi decide lui su tutto.  Continua  nel suo racconto che,  non dirà ma un no! A nessun cambiamento! Perché grazie a questo suo pensiero è arrivato a ciò. Con la sua anima livornese “Fumantina” in pace. Egli dopo un periodo a Londra rientra a Italia crea a casa il suo laboratorio Zoccolaio, studiando le pelli. Il mercato. Come  da ottimo venditore.  Manager  ma con l’anima da toscano ribelle. Gira per l’Italia negli eventi con il suo laboratorio ambulante. Il tavolo per mostrare le sue opere di artigianato puro e riesce a farsi conoscere e introdurre le sue creazioni nel mercato di nicchia dell’artigianato.  Poi giunta la pandemia si blocca il commercio. E tutti i Tour. E l’economia sulla strada si ferma! Ma i mercati vanno sempre avanti.  Cerca di sopravvivere come tutti. Quando con €70,00 (settanta euro) prende una pagina di pubblicità su Instagram. Come ci spiega, gli cambia la vita! Stiamo tutti in pandemia. Appena ci racconta la sua storia, sentiamo nella sua voce un po’ di commozione, infatti il suo modello di zoccolo è diventato il più indossato dalle Vip’s. Per costruire un paio di zoccoli ci vogliono 15 giorni, per lavorare il legno, che sia per un zoccolo  con tacco alto estivo dal legno leggero  Brasiliano, e legno tiglio, faggio, con pellami  vitello capre ed agnelli, mentre per lo Zoccolo invernale pellicce, con certificazione da USA, che siano con tacco alto ed o basso. Egli come artigiano dei zoccoli nelle sue creazioni aggiunge accessori che siano preziosi come oro, argento e pietre preziose, privi di nichel per metalli semplici, sempre valutando ogni proposta e il suggerimento del acquirente che vogliono inserire cose particolari  accessori sullo zoccolo/scarpa. La sua visione,1500 pezzi all’anno che potrà fare da solo, è già un grosso obbiettivo, per mantenere l’unicità del pezzo, per occupare una nicchia dell’artigianato di lusso. Per diventare unico Zoccolaio del mondo. Magari un Valentino dei zoccoli alla moda. Nel nostro racconto di una vicenda nel mercato economico, ci dobbiamo chiederci cosa succede se il mondo va in guerra e le sue conseguenze? Si spera che questo non accadi ma L’inflazione percepita vola al 6,4%. La guerra accelera il caro energia.L’89% degli intervistati ritiene che la crisi innescata dall’invasione russa sia destinata a condizionare i costi e il 70% si prepara a farvi fronte con una riduzione dei propri consumi. Fin dall’inizi del nuovo anno 2022 si è sentito varie tensioni scatenate  sia dalla guerra in Ucraina che dal Covid19,  avranno un effetto duraturo sui prezzi. Con questo crisi economica e sanitaria molti italiani sarebbero  convinti due italiani su tre che nei prossimi giorni ci sarebbe seri problemi di una crisi economica. E quasi tutti condividono il timore che sui prezzi dell’energia possa scatenarsi un effetto paragonabile allo shock petrolifero degli anni 70. Chi non ricorda, quando all’epoca molte persone lasciavano le loro auto ed andavano a piedi o usciva nuovamente il mezzo più economico. La Bici! L’inflazione, poi, è percepita in questo momento al 6,4%, rispetto al livello ufficiale, registrato dall’Istat a gennaio, del 4,8% su base annua. Queste sono le indicazioni del sondaggio «L’inflazione percepita in Italia», realizzato la scorsa settimana per Il Sole Ore del Lunedì da Noto Sondaggi, che ha rilevato anche, all’indomani dell’invasione russa in Ucraina, i timori degli italiani per le ripercussioni sui prezzi legate al difficile contesto internazionale. Questa è la fonte che abbiamo voluto inserire per comprendere meglio le situazioni presenti e future!

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